2 ottobre 2025
Aggiornato 11:30
Roma

Lunedì l'autopsia di Maricica, la donna aggredita nella metro

I medici legali dovranno accertare la causa del decesso. Chiesto il carcere per l'aggressore Alessio Burtone

ROMA - Omicidio pretereintenzionale aggravato da futili motivi. È questa la nuova ipotesi di reato contestata ad Alessio Burtone, il ventenne che venerdì scorso ha colpito una infermiera rumena di 32 anni alla stazione della metropolitana dell'Anagnina provocandone poi la caduta in coma. La Procura di Roma ha affidato al responsabile dell'istituto di medicina legale della Sapienza, il professor Paolo Arbarello, l'incarico per l'effettuazione dell'autopsia di Maricica Hahaianu. Secondo quanto si è appreso si dovrà accertare oltre alla causa del decesso anche l'evolversi del quadro clinico della donna che dopo il ricovero in ospedale è 'entrata ed uscita' dal coma.
Il difensore di Burtone, l'avvocato Fabrizio Gallo, ha nominato come consulente il dottor Gianluca Albertacci.

Alessio Burtone deve tornare in carcere. È questa la richiesta che sarà presentata a breve, forse già in giornata, dalla Procura di Roma nei confronti del giovane che venerdì scorso ha aggredito una infermiera romena alla stazione metropolitana di Anagnina. Il pm Antonio Calaresu procede per il reato di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi.
La scorsa settimana Burtone dopo l'aggressione a Maricica Hahaianu è stato arrestato e portato in carcere. Su decisione del gip gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, a fronte del fatto che il reato contestato era quelli di lesioni gravi. Inoltre a carico di Burtone non erano risultati precedenti penali. La decisione del gip è stata appellata dalla Procura che ha fatto ricorso al tribunale del Riesame. Dopo però la morta di Maricica gli inquirenti hanno aggravato la contestazione e deciso di chiedere al giudice l'emissione di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere.