L'appello di Santoro: firme per Annozero
Il giornalista chiede ai telespettatori una «petizione in ogni casa». Formigoni: «Punizione fuori dal mondo»
ROMA - Michele Santoro rilancia lo scontro con il direttore generale della Rai Mauro Masi, che gli ha inflitto un provvedimento di sospensione che dovrebbe portare a far saltare le prossime due puntate di AnnoZero. Il conduttore spiega, nel suo discorso introduttivo alla puntata odierna della trasmissione, che avrebbe preferito ricorrere al giudice per impedire che la punizione contro di lui fosse anche estesa alla cancellazione temporanea del programma. Ma visto che non ci sono i tempi tecnici per farlo, «non c'è che una soluzione: ricorrere al cosiddetto arbitrato interno, soluzione che non amo. Ma voglio per una volta - aggiunge rivolto al suo pubblico - che voi raccogliate in ogni caseggiato dove c'è qualcuno che ascolta AnnoZero una dichiarazione che dice al presidente della Rai 'sono un abbonato e non voglio essere punito al posto di Santoro'».
SIAMO FORTI - Michele Santoro ha anche preso di mira Silvio Berlusconi dopo il provvedimento di sospensione: «Noi, caro presidente del Consiglio non siamo l'opposizione della tv. Siamo il primo programma di informazione della tv italiana e insomma, io l'ho sempre rispettata ma questo è il motivo per cui lei, come si dice, 'non ce vo' stà'. Noi non siamo perdenti, siamo forti e questo è il problema».
BERSANI - «Ci possono essere errori ma un'azienda normale non fa punizioni autopicconandosi. È come se l'Eni per punire un ingegnere sospendesse l'estrazione del gas. Non è un'azienda normale». Il segretario Pd Pier Luigi Bersani, ospite di Annozero, critica così la decisione della direzione generale Rai di sospendere per 10 giorni la trasmissione di Michele Santoro. «Finchè non si cambieranno i meccanismi - afferma Bersani - i partiti non usciranno dalla Rai, non ci sarà un amministratore delegato non ne usciremo mai. Noi paghiamo il canone per avere un'azienda normale, l'autolesionismo non lo capisco».
FORMIGONI - «Io mi sarei limitato ad un cartellino giallo. Due giornate di squalifica sono una cosa fuori dal mondo. Da utente avrei preferito un'azienda che si fosse tenuta lontana da questi provvedimenti», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo ad Annozero.