20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il rinnovo dei Presidenti

Commissioni, occhi puntanti sulla Bongiorno

Si rischiano soprese alla Camera. Pd-Idv-Udc voteranno per il rinnovo ma sono possibili franchi tiratori nel Pdl

ROMA - Si vota domani per il rinnovo dei presidenti delle commissioni permanenti di Camera e Senato: un passaggio che si sarebbe dovuto consumare senza sorprese ma, a una settimana dal vertice dei capigruppo di maggioranza in cui è stato siglato un patto per non cambiare i vertici attuali, l'accordo sembra scricchiolare e a temerne le conseguenze è sparatutto la finiana Giulia Bongiorno, da due anni e mezzo alla guida della commissione Giustizia di Montecitorio.

IPOTESI E SORPRESE - Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, assicura il rispetto dell'accordo e il presidente dei deputati Fli, Italo Bocchino, gli crede ma l'avvocato finiano non si sente al sicuro, tanto che ha cercato nei giorni scorsi i voti dell'opposizione per mettere al sicuro la sua rielezione. Voti che arriveranno. Sia Pd che Udc che Idv hanno pubblicamente dichiarato che voteranno per Bongiorno mettendo di fatto al sicuro la sua rielezione salvo ipotesi clamorose: i voti di tutta l'opposizione più quelli di Fli, infatti, non sarebbero sufficienti se si dovesse verificare l'estrema eventualità di un voto diverso di Pdl, Lega e Misto. Ad esempio per il finiano Giuseppe Consolo, il cui nome è circolato nei Palazzi come possibile sostituto della consigliera giuridica di Fini: i 17 voti del Pdl, sommati ai 5 del Carroccio, a quello di Belcastro (Noisud) e di Calogero Mannino (ex Udc) e a quello di Consolo farebbero ottenere a quest'ultimo 25 voti (su 48 componenti), esattamente quella maggioranza assoluta dei voti necessaria all'elezione. Un'ipotesi estrema. Più probabile che emergano franchi tiratori e, a quel punto, dopo la mossa dell'opposizione di annunciare il voto per Bongiorno, si saprebbe dove andarli a cercare.

RIPENSAMENTI - Non fanno mistero comunque alcuni componenti della commissione Giustizia del loro ripensamento: ieri Giancarlo Lehner, oggi Manlio Contento che non dà per scontato il suo voto per Bongiorno, non per una questione personale, spiega, ma politica. Domani mattina tuttavia i componenti del Pdl della Commissione dovrebbero riunirsi, così come tutto il gruppo della Lega proprio per dire l'ultima parola sulla questione.