29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Immigrati

Maroni: in calo gli arrivi via mare

I dati del Ministero degli Interni: esplorate nuove rotte ma sinora i nunmeri degli arrivi sono «modesti». Apprensione per ingresso Romania in Schengen

ROMA - Nei primi nove mesi del 2010 si è avuta una diminuzione degli arrivi di clandestini via mare rispetto allo stesso periodo del 2009: 2.868 contro gli 8.292. Anche gli sbarchi si sono ridotti: 114 rispetto ai 148 dei primi nove mesi dello scorso anno. Sono i dati resi noti dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso dell'audizione davanti al Comitato Schengen.
«Si sono drasticamente ridotti gli sbarchi», ha spiegato Maroni. Ci sono nuove rotte 'esplorate' nel traffico di esseri umani verso la Calabria e la Puglia ma - ha precisato il ministro - si tratta di un numero di arrivi modesto.

ROMANIA E SCHENGEN - Il ministro dell'interno, Roberto Maroni, ha detto che «c'e' apprensione per l'ingresso della Romania e della Bulgaria nell'area Schengen previsto per i primi mesi del prossimo anno».
«In Italia - ha spiegato Maroni nell'audizione al comitato Schengen - la comunità romena è una delle più numerose: la maggioranza è bene integrata, ma ci sono alcune frange, come i nomadi, che rappresentano un problema per la sicurezza pubblica».
Il responsabile del Viminale ha poi ricordato che primi nove mesi dell'anno sono stati rintracciati 1.412 romeni in posizione irregolare;: 327 sono stati rimpatriati coattivamente, 858 hanno lasciato volontariamente l'Italia e 227 non sono stati allontanati, «perché la direttiva europea sulla libera circolazione non prevede sanzioni per chi viola le norme».
«Noi - ha ribadito Maroni - vogliamo colmare questa lacuna, non si può fare finta di niente. Finora abbiamo potuto allontanare i comunitari solo per 'imperativi motivi di sicurezza pubblica', noi vogliamo poter rimpatriare anche chi non rispetta i requisiti di un reddito e di un lavoro necessari per poter risiedere oltre tre mesi in Italia». Maroni ha poi annunciato che è al vaglio «un provvedimento di intimazione a lasciare l'Italia che, se non rispettato, possa portare all'allontanamento».