12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
Politica & Giustizia

Napolitano: processi lunghi minano la fiducia dei cittadini

Monito del Quirinale sulla giustizia: «Occorrono uno scatto d'efficienza e scelte coraggiose che l'Italia attende da molto»

ROMA - Dare «piena attuazione» ai principi costituzionali del 'giusto processo', attraverso «scelte coraggiose»: «la eccessiva durata dei processi mina la fiducia dei cittadini nel 'servizio giustizia' e compromette anche la capacità competitiva del nostro paese sul piano economico». A rinnovare il monito è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al presidente dell'Abi Giuseppe Mussari in occasione del 'I° Forum Internazionale per lo sviluppo della giustizia elettronica'.

GIUSTO PROCESSO - Il capo dello Stato esprime «l'auspicio che anche attraverso una ulteriore utilizzazione delle tecnologie informatiche si garantisca la piena attuazione dei principi del 'giusto processo' ». E rileva che l'incontro costituisce una «importante occasione per un confronto - anche a livello europeo - sullo stato della innovazione tecnologica in ambito giudiziario e sui progetti e le iniziative in grado di ampliarne e migliorarne la utilizzazione.
«Più volte ho ricordato - prosegue Napolitano - che la eccessiva durata dei processi mina la fiducia dei cittadini nel 'servizio giustizia' e compromette anche la capacità competitiva del nostro paese sul piano economico. Il recupero di una piena funzionalità del sistema esige scelte coraggiose che ne riducano i costi di gestione e ne semplifichino le procedure con il contributo di tutti gli operatori e di ogni altra realtà interessata, compresa quella imprenditoriale».

INFORMATIZZAZIONE - Napolitano esprimo perciò «vivo apprezzamento per l'impegno che l'Abi pone a tal fine, contribuendo a realizzare progetti di informatizzazione della giustizia - tra i quali il processo civile telematico - la cui sperimentazione ha dato risultati ampiamente positivi che impongono di proseguire lungo la strada intrapresa».
«Le professionalità e le risorse messe a disposizione dall'Abi, la fattiva cooperazione con le strutture ministeriali, la consapevole disponibilità dell'avvocatura e della magistratura consentiranno, ne sono certo, quello 'scatto' di efficienza del sistema che il paese attende da tempo», conclude il capo dello Stato.