2 maggio 2024
Aggiornato 20:00
Informazione RAI

Per Berlusconi resta il nodo Annozero

Il Premier irritato con Direttore Generale. Il Centrodestra vuole provvedimenti: «Inaccettabile processo senza contraddittorio». Masi porta il caso in Cda

ROMA - Un attacco su due fronti, quello aziendale per l'editoriale di Santoro contro il Dg Rai Masi, quello politico per la puntata tutta dedicata all'affaire Montecarlo. E il caso Annozero che torna sul tavolo del Cda Rai, non come punto all'ordine del giorno ma nelle comunicazioni che Masi intende fare, forse per annunciare un provvedimento sul conduttore che, insiste il Dg, è chiamato al rispetto delle regole aziendali. Sullo sfondo, a quanto si apprende, una certa irritazione di Silvio Berlusconi che ieri, davanti alla puntata di esordio, avrebbe ribadito tutto il suo disappunto verso un programma che considera ostile e sul quale Masi non avrebbe fatto abbastanza.

L'esordio di Santoro è stato ottimo in termini di share, la puntata ha sfiorato il 20% con quasi cinque milioni di spettatori. L'editoriale sul «disegnatore di bicchieri» al quale il direttore dice che «deve avere un marchio di libertà ex ante» sentendosi rispondere «ma 'vaffa...nbicchiere«' a Masi non va giù. Per Santoro nulla di nuovo rispetto alle critiche già rivolte all'azienda nella conferenza stampa di presentazione di Annozero. Per il Dg il superamento di un limite («sono frasi inaccettabili, bugiarde e mistificanti«) e la decisione di portare il caso in Cda mercoledì prossimo, probabilmente per chiedere provvedimenti nei confronti del conduttore come auspicato dal centrodestra,«anche disciplinari», dice il consigliere Antonio Verro.

UnUn provvedimento su Santoro, dice Verro, perché «con il 'Vaf' al direttore generale non c'entra la politica ma il rispetto delle regole aziendali» oltre che «dell'educazione». Il Dg punta comunque ad investire il Cda della vicenda, dopo aver già chiarito, in una nota e davanti alla Vigilanza, che tutti i conduttori sono chiamati al rispetto delle regole aziendali. Difficile capire se ci sia materia di intervento per il Consiglio, la minoranza allo stato non ne vede a meno che quello proposto da Masi - ma che in quel caso dovrebbe coinvolgere anche altri uffici, in primis quello del personale - non dovesse essere un provvedimento estremo, sul quale allora il Cda dovrebbe votare. Certo la puntata di ieri non convince del tutto neanche la minoranza perché, ragiona un consigliere, la messa in onda per la sentenza e l'autonomia come direttore non giustificano un gesto come il «vaf...» al direttore generale. Altra questione il contraddittorio, per il quale basta che in studio gli ospiti replichino a Travaglio, mentre per Masi e la maggioranza quello spazio non ne garantisce uno adeguato. Ma non è solo aziendale l'attacco a Santoro. La puntata di ieri - 'Scacco al premier' -, dedicata in gran parte al caso Montecarlo con Italo Bocchino in studio mette il Pdl sul piede di guerra. Il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, attacca Annozero perché, «in totale assenza di contradditorio, si è arrivati ad accusare il Presidente del Consiglio di essere il comittente di dossier per screditare il Presidente della Camera. Una cosa non solo vergognosa ma inaccettabile». Insomma, aggiunge in una nota congiunta con il capogruppo al Senato Gasparri, si è trattato di «un vero e proprio processo, con sentenza precostituita già scritta» e «un unico commentatore giornalista, Travaglio fazioso, schieratissimo e anche lui senza contraddittorio. E l'esponente dell'opposizione lasciato andare a ruota libera, anche lui 'contro'», ovvero Di Pietro. E mentre oggi Idv difende il programma, (Annozero «non si tocca», dice il portavoce Orlando) dal Pd, ad ora, nessun commento.