29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
La crisi nel centrodestra

Berlusconi: avanti sui cinque punti

In attesa che Fini mostri le sue carte domenica, a Mirabello. Il processo breve serve, il Pdl lavora alle modifiche per il sì dei finiani

ROMA - Andare avanti sul processo breve, seppur aprendo a quelle modifiche che consentano il sì dei finiani. E lavorare ancora ai cinque punti del programma sui quali a settembre ottenere il consenso di Fli per blindare l'esecutivo fino al termine della legislatura. Su questo lavora Silvio Berlusconi, deciso a riportare l'attenzione sul Governo e attendista per le mosse di Gianfranco Fini, a partire dall'intervento di domenica a Mirabello.

Il Premier ha lavorato a lungo oggi con Angelino Alfano e Niccolò Ghedini sul processo breve, norma necessaria sulla quale non arretra ma che necessita di qualche modifica che consenta di avere il sì dei finiani. La linea su cui il Guardasigilli e il legale del Premier si muoverebbero sarebbe l'intervento sui termini della prescrizione per ridurre l'impatto della nuova legge sui processi che decadrebbero, lasciandola però per quelli di peso per il Premier, in primis quello Mills. Una soluzione che non snaturerebbe il provvedimento e farebbe cambiare la norma transitoria sulla quale i finiani basavano il no al provvedimento.

Avanti senza chiusure dunque, in attesa che Fini mostri le sue carte domenica, a Mirabello e lasciando aperto il cantiere sui cinque punti (oltre alla giustizia sicurezza, sud, fisco, federalismo) sui quali Berlusconi, avrebbe ribadito oggi, intende ottenere il consenso dei finiani essendo già parte del programma di Governo da loro condiviso, permettendo così di andare avanti fino a fine legislatura. Punti sui quali, avrebbe insistito oggi il Premier, deve esserci l'accordo - non è nemmeno esclusa l'ipotesi di chiedere la fiducia - altrimenti resterebbe solo la via del voto anticipato.