16 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Ambiente

Fuori le trivelle dai Parchi

Da domani in vigore il decreto ministeriale che tutela le aree marine protette Legambiente: «ancora a rischio gran parte del nostro mare»

ROMA - Sarà in vigore da domani il decreto del Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare sulle trivellazioni offshore che salverà Pelagos, il santuario internazionale dei mammiferi marini, dal rischio trivellazioni per l’estrazione di gas e petrolio a sud dell’Isola d’Elba, tra Pianosa e Montecristo. La concessione di ricerca «Elba Sud» di 643 km2, rilasciata alla Puma Petroleum della multinazionale australiana Key Petroleum Ltd, ricadrebbe infatti nel pieno della zona protetta che include al suo interno le aree protette di Bergeggi, Cinque Terre, Portofino, Secche della Meloria, Asinara, i parchi nazionali dell'Arcipelago toscano e dell'Arcipelago della Maddalena e che, a tutti gli effetti ex legem, rappresenta un’area protetta per scopi di tutela ambientale, in virtù della legge nazionale istitutiva del santuario (la l. 426/98) realizzata in attuazione di accordi e convenzioni internazionali.

«Il decreto pubblicato mercoledì 11 agosto sul supplemento ordinario della G.U. - dichiara il vicepresidente nazionale di Legambiente Sebastiano Venneri – vieta le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare all’interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale ma purtroppo non garantisce tutte le zone non vincolate come il Canale di Sicilia e il mare di Pantelleria per esempio, dove è appunto in corso una mobilitazione dei barcaioli insieme ai turisti e a molti residenti per dire no alle trivellazioni. Chiediamo quindi al ministro Stefania Prestigiacomo di pronunciarsi con chiarezza per impedire scempi e disastri ambientali anche nelle aree costiere e marine non protette ma ugualmente pregiate e preziose per un corretto sviluppo turistico-economico del Belpaese».