La lettera a Berlusconi: preferirei nessuna onoranza pubblica
Palazzo Chigi: «Nessun mistero sulla divulgazione della lettera»
ROMA - «Nel mio testamento ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato, con esclusione, in quella sede di ogni pubblica onoranza e senza partecipazione di alcuna pubblica Autorità». Inizia così la lettera scritta dal presidente emerito Francesco Cossiga al presidente del Consiglio e diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi. La lettera come quelle inviate al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere è datata 18 settembre 2007.
Nella lettera Cossiga spiega chiaramente di ritenere «più opportuno» che non ci sia alcuna onoranza pubblica neppure dopo le esequie. Fonti di Palazzo Chigi fanno notare che non c'è dunque alcun mistero rispetto alla divulgazione della lettera come aveva lasciato intendere qualche «ricostruzione fantasiosa».