26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
La polemica

Bossi: meglio smettere con gli attacchi a Napolitano

Il leader della Lega: «Non ci credo che ce l'avesse con Maroni, ma sono certo che non troverà una maggioranza alternativa»

CALALZO DI CADORE - «Secondo me se tutti capissero che il presidente della Repubblica non può essere attaccato così facilmente sarebbe meglio». Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi conversando con i giornalisti a Calalzo di Cadore. A chi gli chiede se la reazione del capo dello Stato alle accuse di tradimento dello spirito della Costituzione fosse rivolto anche al ministro dell'Interno, Bossi replica: «Io non ci credo che ce l'avesse con Maroni, io non ho sentito niente».

QUESTIONE DI VOTI - Il leader della Lega Umberto Bossi ammette che il presidente della Repubblica ha il diritto-dovere di cercare una maggioranza alternativa in caso di crisi «ma - ha affermato - non la troverà. Non c'è nessuno così pirla di andare a fare il Premier senza avere i voti. Un governo così dura cinque minuti».
Bossi prevede che «il presidente della Repubblica chiamerà me e Berlusconi e gli dirà: 'Ho trovato questa possibilità, voi cosa dite?' Io dirò di no, non c'è possibilità perché non ci sono i voti». E, ripete, «Se io e Berlusconi diciamo no, i voti non ci sono».
Bossi concorda con la affermazione di Napolitano secondo cui non ci sono governi tecnici, cioè che «tutti i governi sono politici». E aggiunge: «Per governo tecnico si intende un governo che non è eletto dalla gente, che non è passato attraverso il voto». Comunque, «io dirò no. Berlusconi dirà no, e i voti in Parlamento, i voti li hanno due persone. Io e Berlusconi».
In ogni caso, secondo Bossi, «Il governo tecnico lo deciderà chi ha l'esercito. Cioè noi, la gente, chi può portare in piazza milioni di persone e fare un casino».