27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Morte Cossiga

Bossi: aveva un caratteraccio, ma ho un ricordo positivo

Il ricordo del leader della Lega Nord: aveva una «rabbia pulita contro chi discreditò la politica»

CALAZO DI CADORE - Francesco Cossiga era un uomo di «carattere», anzi aveva «un caratteraccio» ed era «spigoloso» ma dell'ex presidente della Repubblica il leader della Lega Umberto Bossi conserva un ricordo «abbastanza positivo». Cossiga, ha detto al suo arrivo, ieri notte, a Calalzo di Cadore, «ci voleva abbastanza bene», anche se «non sempre andavamo d'accordo».
«Era un uomo di carattere, spigoloso - ha detto Bossi - Che si è trovato a gestire la fine della Democrazia cristiana; con il nord che si era accorto che la Dc aveva tradito e quindi aveva prodotto la Lega. E quindi non c'era niente che poteva salvare la Democrazia cristiana. Lui - ha detto Bossi - si trovava in mezzo».

Del periodo del Cossiga «esternatore» Bossi sottolinea che «picconava soprattutto in direzione dei socialisti, del caos che era uscito per la crisi di moralità della politica». Comunque, in una prima fase, il rapporto tra Cossiga e Bossi era avveniva «per interposta persona» attraverso Gianfranco Miglio, l'ideologo della Lega, di cui il presidente della Repubblica era «amico».

Del rapporto con la Lega Bossi ricorda in particolare un episodio, quando «Era un po' arrabbiato con Maroni. Però aveva torto ad essere arrabbiato. Trovammo l'accordo». Il motivo? «Non lo so. Diceva che non era stato corretto quando io mi ero ammalato. Non era vero. Io dissi non dire quelle cose di lui, sono errate».

Bossi respinge il paragone di Cossiga «picconatore» come antesignano della Lega «picconatrice». «No, noi siamo dei costruttori - replica - Lui cominciò a picconare che era finita la Democrazia cristiana, si sentiva tradito dalla Dc. Eravamo - ha ricordato Bossi - pieni di mafiosi al soggiorno obbligato. E quindi si trovava a gestire per quel che poteva, la fine inesorabile della Dc. Per di più era nata la Lega e non c'era nessuna forza che potesse fermare il destino della Democrazia cristiana». Bossi si dice sicuro che Cossiga «picconò in direzione dei socialisti, è evidente. Però picconava nel senso di una rabbia pulita contro chi aveva portato discredito a tutta la politica. Ho un ricordo - ha concluso - abbastanza positivo dell'uomo pur con un caratteraccio».