28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Morte Cossiga

Sinistra estrema in festa sui blog: ha vissuto pure troppo

Molti i commenti poco teneri su blog e social network: «E' morto ma sue leggi speciali contro movimenti vanno sconfitte»

ROMA - Cossiga è morto, abbasso Cossiga. Anche se in questi giorni di agosto molti siti della sinistra estrema, legata ai movimenti più radicali e ai centri sociali, non vengono aggiornati, sul portale Indymedia.org si trovano ugualmente tracce di una inimicizia incancellabile, peraltro ricambiata dallo statista scomparso.

Sullo sfondo della foto di una classica scritta murale «Kossiga boia», Indymedia Toscana, rilanciato dal portale nazionale, commenta: «Impossibile trovare epiteti adeguati a nominare il defunto. La traiettoria che in linea verticale ci separa, noi giù in basso fino a lui lassù in alto, è descritta dall'ostilità e dall'inimicizia assoluta. Punto. Basta questo». Secondo l'anonimo autore della nota, «è spirato in ospedale, ma va ancora sconfitto nella piazza», perché «la sua attualità nel presente e nel nostro futuro ci indica l'urgenza di cancellare e abolire tutto ciò che lo rende persistente alla morte, a cominciare dalle leggi speciali da lui introdotte per colpire i movimenti antagonisti e di massa del decennio rosso fino ad arrivare alla memoria e alla verità sempre violentata dagli interessi rappresentati dal gladiatore capo».

Curva di uno stadio - In una pagina di soli commenti, tutti rigidamente anonimi, il tono storico-analitico si perde per sfociare in un vociare forse più simile alla curva di uno stadio: «Ole!!!», scrive il primo: «E' vissuto pure troppo!! Speriamo che tocchi il più presto anche ad Andreotti and company». Senza ritengo la gioia di un altro frequentatore del blog: «champagne... le nostre grida di gioia sovrastano la sirena dell'ambulanza». Qualcuno ricorda Giorgiana Masi, la giovane manifestante uccisa da ignoti durante gli scontri di piazza del 12 maggio 1977, uccisione di cui in molti ritennero responsabile l'allora ministro dell'Interno Cossiga. Ironia colma di rancore per un altro commentatore: «E' morto Francesco Cossiga. Tutti i proiettili vaganti si sono fermati per un minuto».