28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Lo scontro nella Maggioranza

Brunetta: la crisi non ci sarà, i finiani torneranno indietro

Il Ministro al Corriere: «Berlusconi parli al Paese organizzando manifestazioni. Se la crisi non si riassorbe, sciogliere il Parlamento»

ROMA - Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta (Pdl) non crede all'ipotesi di elezioni anticipate in seguito alla rottura interna alla maggioranza parlamentare tra 'finiani' e 'berlusconiani'. In una intervista al Corriere della sera, risponde con un secco «no» alla domanda sul voto.
I finiani, o almeno una parte di loro - chiede l'intervistatore - torneranno indietro? «Assolutamente sì», replica Brunetta. «Chi si assume la responsabilità di troncare il cambiamento?». Il ministro immagina una campagna politica a sostegno del Governo: «Chiediamo al Paese - spiega - queste cose che abbiamo fatto sono chiare? Le vuoi? Il premier deve parlare non solo al Parlamento, ma al Paese». In questo scenario, «anche se la crisi, per ragioni puramente di potere, non venisse riassorbita, la soluzione verrebbe parimenti indicata nel Paese. Se il Paese dice a gran forza 'vogliamo continuare', e il Parlamento risponde di no, viene sciolto il Parlamento, non il Paese».