18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Federalismo fiscale

Calderoli: cedolare secca sugli affitti al 20%

Sì del Cdm al provvedimento, che prevede anche la tassa unica per i Comuni. I tecnici del Ministero dell'Economia sono ancora al lavoro. L'Anci soddisfatta

ROMA - Primo via libera del Consiglio dei ministri al quarto decreto attuativo sul federalismo fiscale, quello sulle imposte dei Comuni. Per il sì definitivo però bisognerà attendere l'esame della Conferenza Stato-Regioni e del Parlamento. A quel punto il testo potrà tornare in Cdm per il disco verde finale. Con la cedolare secca sugli affitti e l'introduzione di un'imposta municipale unica, il provvedimento avvia una vera e propria rivoluzione nella fiscalità dei Municipi. Secondo quanto annunciato dal ministro, Roberto Calderoli, l'aliquota della cedolare verrà fissata al 20%, più bassa rispetto alle prime indicazioni che la davano al 25 per cento. Tuttavia, a quanto si apprende, i tecnici dell'Economia sono ancora al lavoro per stabilire l'entità esatta.

PRIMA FASE NEL 2011 - Il nuovo Fisco dei Comuni scatterà in due fasi: la prima partirà dal primo gennaio dell'anno prossimo con la devoluzione in un fondo sperimentale di riequilibrio di una quota dei tributi applicati alla fiscalità immobiliare, a cui si aggiungerà la cedolare secca sugli affitti. La seconda fase partirà dal 2014 con l'arrivo dell'imposta municipale propria e la municipale secondaria facoltativa, in cui verranno assorbiti una serie di tributi erariali, inclusa l'Ici e altri balzelli della fiscalità locale. Viene esclusa l'applicazione della nuova imposta sulla prima casa.

COMPRAVENDITE - Viene riscritta anche la tassazione che si applicherà dal 2014 sulle compravendite. L'aliquota dell'imposta municipale propria sulla seconda abitazione dovrebbe scendere dall'attuale 10% all'8% (anche queste aliquote sono ancora in via di definizione da parte dei tecnici). Non c'è ancora certezza sull'aliquota relativa alla prima casa. Sembra essere confermata una riduzione rispetto al regime attuale anche per quanto riguarda i trasferimenti che hanno per oggetto la prima casa. L'imposta sulle compravendite in ogni caso non potrà essere inferiore a 1.000 euro. Parallelamente alla cedolare secca arriva anche una stretta sulle sanzioni per chi affitta in nero. Chi viene pizzicato con contratti non in regola sarà soggetto a sanzioni più dure. L'obiettivo è l'emersione degli affitti in nero e di quelli fittizi.