5 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Ecco la bozza per i Comuni

Federalismo, cedolare secca e tassa unica

Domani il varo nel Consiglio dei Ministri. Arriva la stretta per le sanzioni per gli affitti in nero

ROMA - Dalla cedolare secca sugli affitti con aliquota al 25% alla stretta per chi affitta in nero; dalla devoluzione ai Municipi degli incassi sulle imposte sugli immobili alla tassa unica per i Comuni. Sono queste le principali novità contenute della bozza del dlgs sul federalismo municipale, composta da 8 articoli, che dovrebbe approdare domani in Consiglio dei ministri ed essere esaminata già al preconsiglio di questa sera. Con il varo del decreto si conclude la prima tornata del processo attuativo del federalismo. La partita riprenderà poi a settembre con le Regioni.

A COMUNI GETTITO IMMOBILI: l'articolo 1 del dlgs stabilisce la devoluzione ai Comuni del gettito delle imposte sugli immobili ubicate nel loro territorio. I trasferimenti erariali verranno ridotti in misura pari al gettito devoluto. In particolare, saranno trasferite: l'imposta di registro e di bollo, quella ipotecaria e catastale, l'Irpef in relazione ai redditi fondiari (escluso il reddito agrario), l'imposta di registro e di bollo sui contratti di locazione degli immobili, i tributi speciali catastali, tasse ipotecarie, e la cedolare secca sugli affitti.

CEDOLARE SECCA AFFITTI: scatterà da gennaio 2011 la cedolare secca sugli affitti con aliquota al 25% (più alta rispetto alle ipotesi del 20%). La cedolare sostituirà l'Irpef sugli affitti, il registro e il bollo. Il nuovo regime, tuttavia, sarà facoltativo. La cedolare potrà essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l'obbligo di registrazione.

STRETTA SANZIONI: raddoppiano le sanzioni per chi non dichiara le abitazioni in affitto.

IMPOSTA MUNICIPALE UNICA: dal 2014 arriverà l'imposta municipale che toccherà il possesso degli immobili, prima casa esclusa, e il loro trasferimento in caso di vendita, donazione o eredità. La nuova imposta sarà sdoppiata in 'imposta municipale propria' e in 'imposta municipale facoltativa'. La prima si applicherà dal 2014 agli immobili diversi dall'abitazione principale e al trasferimento di beni, la seconda sarà frutto di consultazioni popolari indette dai sindaci e riguarderà principalmente i tributi comunali relativi all'occupazione di aree pubbliche, affissioni e così via.