20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Arresti in diversi regioni d'Italia

Maxiblitz contro la ’ndrangheta: in carcere 67 affiliati

Operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza. Sequestrati beni per un valore di 250 milioni di euro

COSENZA - Maxiblitz contro la 'ndrangheta con decine di arresti in tutta Italia. La notifica di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere contro 67 affiliati ad uno dei clan più pericolosi, il 'locale' di Corigliano nell'alto Ionio Cosentino, è in corso dalle prime ore di questa mattina da parte dei Carabinieri e della Guardia di Finanza dei comandi provinciali di Cosenza.

L'operazione, denominata 'Santa Tecla', vede gli indagati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti. Gli arresti vengono eseguiti, oltre che nel cosentino, nelle province di Roma, Reggio Calabria, Foggia, Bologna, Brescia e Milano.
L'operazione, coordinata dal procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo e dal pm della Dda catanzarese, Vincenzo Luberto, secondo gli investigatori, è una delle più importanti fatte nel cosentino per numero di arresti, spessore criminale e per il coinvolgimento di una dozzina di imprenditori.

SEQUESTRO BENI - Nella stessa operazione i finanziari hanno sequestrato beni per 250 milioni di euro. Le indagini condotte dai finanzieri dello Scico di Roma e del Gico di Catanzaro hanno ricostruito il capitale accumulato dai principali indagati, costituito, prevalentemente, da beni immobili, attività commerciali e quote societarie intestate direttamente o tramite prestanome.
Tra i beni sequestrati figurano 48 società di capitale o di persone ed imprese individuale operanti principalmente nel settore dell'edilizia, degli appalti e nella distribuzione di prodotti di cartoplastica, 69 tra appartamenti e ville, 68 terreni, 55 veicoli e numerosi rapporti bancari e polizze vita.

SODDISFATTO MARONI - «Grazie al lavoro incessante delle forze dell'ordine e della magistratura, solo pochi giorni dopo un'altra straordinaria operazione che ha colpito al cuore la 'ndrangheta, con l'arresto di oltre 300 persone, oggi viene inferto un altro durissimo colpo alla più potente delle organizzazioni criminali ». Così in una nota il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che si è congratulato, questa mattina, con il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, e con il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per l'operazione condotta nei confronti di uno dei clan più pericolosi della 'ndrangheta.