18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Il calcio nuovo affare per boss

Le mani di 30 clan sul «pallone»

Denuncia in un dossier di Libera: in B «indirizzate» 25 partite

ROMA - Riciclaggio di soldi mediante sponsorizzazioni, partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome: per le mafie il mondo del calcio rappresenta un grandissimo affare, sia dal lato degli ultras, sia fa quello delle scuole di calcio, sulle quali i boss hanno ormai messo le mani. Le mafie sono, letteralmente 'nel pallone'.

Dalla Lombardia al Lazio, abbracciando la Campania, la Basilicata, Calabria, toccando la Puglia, con sospetti in Abruzzo e con un radicamento profondo in Sicilia. E con il Nord Italia sicuramente non immune da questa onda di illegalità applicata al calcio. A denunciare i legami mafia-calcio è 'Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie' che oggi ha presentato il dossier «Le mafie nel pallone - Storie di criminalità e corruzione nel gioco più truccato al mondo. Potenza Calcio: il caso limite», anticipazione del libro «Le mafie nel Pallone» del giornalista Daniele Poto edito dal Gruppo Abele Edizioni in uscita in tutte le librerie a settembre con la prefazione di Gianni Mura.

Secondo Libera sono più di 30 i clan direttamente coinvolti o contigui censiti nelle principali inchieste riguardanti le infiltrazioni mafiose ed i casi di corruzione nel mondo del calcio. E alla spartizione della torta partecipa il gotha della mafia, dai Lo Piccolo ai Casalesi, dai Mallardo ai Pelle, dai Misso alla cosca dei Pesce e Santapaola. Oggi i clan guardano al mondo del calcio, controllano il calcio scommesse, condizionano le partite, usano il calcio per cimentare legami della politica, riciclano soldi.

«Quando la percentuale di giocatori stranieri tra comunitari ed extracomunitari, nei campionati professionistici nazionali guarda ormai ad un macroscopico 40%, è evidente - sostiene l'associazione - che possono nascere fondati sospetti sulla regolarità delle modalità di compravendita». L'acquistare un giocatore straniero potrebbe essere il comodo «ombrello» per operazioni offshore. Nel campionato di serie B, un torneo di assoluto vertice, rispetto alle dimensioni della piramidale, le partite «indirizzate» nel campionato 2009-2010 sarebbero state ben 25 secondo la recente stima di un'inchiesta di Repubblica. Una cifra di aggiustamenti considerevoli, tali da modificare i responsi più certi di un torneo: promozioni, retrocessioni, playoff, playout, tutto vistosamente alterato.