Consulta boccia in parte la norma sulle ronde
Ok alla «sicurezza urbana», ma non potranno occuparsi di degrado
ROMA - La Corte Costituzionale ha in parte bocciato le norme approvate dal Parlamento sulle cosiddette «ronde», previste dal pacchetto sicurezza licenziato nel 2008-2009. Nella sentenza depositata oggi in cancelleria, la Consulta ha dato infatti il via libera all'impiego di cittadini non armati per segnalare eventi che possano arrecare danno alla «sicurezza urbana», mentre ha dichiarato illegittimo l'impiego delle 'ronde' in situazioni di «disagio sociale».
Secondo l'Alta Corte si tratta infatti di interventi di politica sociale riconducibili «alla materia dei servizi sociali», ritenuta di competenza legislativa regionale residuale. I 'giudici delle leggi' hanno infine dichiarato non fondate le questioni sollevate da Toscana, Emilia Romagna e Umbria sulla «collaborazione di associazioni di privati cittadini alla tutela della sicurezza urbana».