29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Siete d'accordo? Non siete d'accordo?

Lucio Malan (Pdl), riapriamo le case chiuse

Proposta bipartisan per tassare le prostitute. Siete d’accordo?

ROMA - Non capita tutti i giorni che provenga in Parlamento una proposta in cui esponenti del Pdl e del Pd dicano in sostanza la stessa cosa.
Quindi nei giorni scorsi il provvedimento presentato in concomitanza dal senatore del Pdl, Lucio Malan e dalla senatrice radicale (Pd), Donatella Poretti aveva già un requisito basico per far parlare di se.
Ma la proposta ha bucato immediatamente la cronaca perché ha toccato un nervo sempre scoperto della nostra società: come approcciarsi davanti al fenomeno della prostituzione.

Lucio Malan e Donatella Poretti una soluzione ce l’hanno e l’anno sottoposta ai loro colleghi parlamentari: accettare il dato di fatto che la prostituzione, più o meno visibile, c’è ed è prospera nel nostro Paese e quindi tanto vale che chi la pratica paghi le tasse.
L’opinione dei due senatori, che rappresentano sia la maggioranza che l’opposizione, diverge solo su un punto: il volume dell’introito per l’erario. Per la Poretti si tratterebbe di un centinaio di milioni l’anno, per Malan il gettito sarebbe di gran lunga maggiore visto che si calcola perlomeno in un miliardo e mezzo di euro il giro d’affari della prostituzione in Italia.
Come era prevedibile la proposta ha avuto un effetto incendiario immediato.

Ad opporvisi per prime sono state tutte le associazioni umanitarie che agiscono in questo campo, le quali hanno denunciato che nel nostro Paese agiscono perlomeno centomila schiave dalle quali lo stato invece di un aiuto riceverebbero una cartella delle tasse.
«Lo scandalo è lasciare tutte le prostitute in un’area di illegalità in cui impera la malavita», ha replicato la radicale Poretti. Malan invece ha gettato altra benzina sul fuoco presentando un emendamento alla finanziaria in cui propone la riapertura delle case chiuse e l’uso obbligatorio del profilattico nei rapporti mercenari.
Siete d’accordo che imporre una tassa sulla prostituzione, come in Germania, sia un modo per esercitare un controllo su di essa e non un mero sfruttamento di Stato? Non siete d’accordo? Parliamone del Diario del Web.