19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Vibo Valentia

Lauree false, nell'inchiesta coinvolto il genero di Toto Riina

Teneva stretti contatti con il collettore dell'inchiesta

VIBO VALENTIA - Tra i destinatari dei dieci avvisi di garanzia per le lauree false figura anche Antonino Ciavarello, genero del più noto Totò Riina, capo dei capi di Cosa nostra, detenuto nel carcere di Milano in regime di 41 bis. L'uomo, da quanto accertato dagli investigatori, teneva stretti rapporti d'affari con un'imprenditore romano al fine acquistare alcuni attestati di laurea.

L'imprenditore coinvolto nell'inchiesta è Mario Festa titolare di un'agenzia di stampa e di servizi culturali molto attiva nella capitale e situata a pochi passi dal Pantheon, ed i suoi più stretti collaboratori che, sfruttando il proprio vasto giro di conoscenze ed amicizie, erano diventati il vero e proprio collettore per le richieste di lauree contraffatte che, in base alla difficoltà di reperimento ed al tipo di abilitazione a cui davano diritto, avevano un vero e proprio tariffario. Catena di amicizie che si estendeva ben oltre i confini della capitale, raggiungendo, di fatto, tutte le regioni italiane da cui decine di persone, ogni settimana, contattavano le società del gruppo per ottenere abilitazioni e lauree.