24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Politica & RAI

Santoro sfida il Pd e Garimberti

Il Presentatore attacca tutti e annuncia: «Resto». Il Presidente: «Per me può continuare». Masi ricorda: «C'è intesa»

ROMA - Michele Santoro getta tutti nel caos, Rai, opposizione e maggioranza. Il rilancio del conduttore di AnnoZero («Garimberti dica se vuole la trasmissione in onda«), provoca una risposta seccata da parte del presidente Paolo Garimberti (Annozero può cominciare. Io personalmente non l'ho mai messo in discussione. E tu?«) e mette il direttore generale Mauro Masi di fronte ad un bivio: reinserire la trasmissione nei palinsesti della prossima stagione o 'tagliare' Santoro e andare incontro ad una prevedibile ricorso in tribunale del conduttore, a meno che non ci sia qualche 'asso nella manica' scovato dagli avvocati Rai. Il tutto mentre il Pd tace, irritato per gli attacchi di Santoro («Dal Pd c'è stato un atteggiamento pilatesco«).

Il conduttore di AnnoZero ha tenuto una conferenza stampa-comizio durata oltre un'ora e mezza. Nella sede Rai di viale Mazzini, gremita da decine di dipendenti della tv pubblica oltre che di giornalisti, Santoro ne ha avute per tutti: «Nessun altro autore ha subito per un intero anno quello che ho subito io... Chiamatelo mobbing, violenza, come vi pare...». Eppure, si vanta, «dalla mia prima stagione in prima serata nell'88-89 ho avuto solo successi», AnnoZero di quest'anno è andata benissimo, ha aiutato RaiDue a fare meglio della concorrenza e i soldi che lui guadagna sono sacrosanti perché «sono solo scarsamente proporzionali a quelli che faccio guadagnare all'azienda». Il punto, aggiunge, è che qui è in gioco il profilo stesso della Rai, «non è una questione personale, la Rai senza Santoro non è la stessa cosa». Sarebbe, spiega, una Rai omologata a Mediaset, prigioniera dei 'format'. Quindi, la sfida a Garimberti: «Non sono io che devo decidere, è l'azienda che deve decidere. Se il presidente Garimberti mi dice 'rimani, fallo Annozero' io resto e ad aprile-maggio del prossimo anno vediamo anche insieme quali sono i programmi più giusti da fare, gli restituisco la 'libertà editoriale'». Senza trascurare di attaccare il Pd: «Se dobbiamo rimettere in onda Annozero solo per salvare la faccia ai partiti di opposizione... Lasciateci andare! Il Pd facesse quello che vuole».

Garimberti, irritato, replica dicendo di essere pronto ad assumersi il cerino, ma di fatto restituendolo al conduttore: «Per la risposta secca che mi chiedi mi approprio del tuo slogan: 'Adesso Annozero può cominciare'. Perché io personalmente non l'ho mai messo in discussione. E tu?». Garimberti, però, aggiunge: «Va necessariamente chiarito, per sgombrare il campo da ogni possibile interpretazione equivoca e malevola che il Presidente non ha aziendalmente il potere di prendere da solo le decisioni che riguardano 'Annozero', Michele Santoro o le sue vertenze con la Rai. E questo Michele lo sa bene. Come sa bene che io non lo costringerei mai, contro la sua volontà, a fare ora e per sempre 'Annozero'».

Santoro incassa e dice: «Si riparte a settembre». Ma è Masi a non gradire: «Ho proposto il 18 maggio scorso un accordo con Michele Santoro ampiamente e autenticamente consensuale i cui termini sono stati approvati all'unanimità, salvo due astensioni, dal CdA. Continuo ad attenermi al mandato ricevuto e ad implementare le delibere consiliari approvate». Si vedrà domani quali mosse giocherà il dg. La sfida a Santoro, escluderlo dal palinsesto contro la sua volontà, non sarebbe accettata dai consiglieri di minoranza, dal presidente e, forse, anche da qualche esponente di maggioranza del cda.