Berlusconi: no al controcanto di Fini da presidente
Il Premier: «Per litigare bisogna essere in due e io non lo faccio mai»
ROMA - Silvio Berlusconi vede nel futuro del Partito della Libertà una maggioranza e una minoranza, ma dopo la votazione interna la minoranza dovrà adeguarsi alle decisioni della maggioranza anche per il voto in Parlamento. Lo dice il presidente del Consiglio a Bruno Vespa nella lunga conversazione sui suoi sedici anni di vita politica, rivista e aggiornata martedì 18 maggio e destinata al libro 'Nel segno del Cavaliere' in uscita il 28 maggio.
Vespa chiede a Berlusconi del suo rapporto con Fini. «Ho detto a Fini che per litigare bisogna essere in due - risponde il presidente - e io non litigo con nessuno. Certo non si può ricoprire una carica istituzionale super partes e fare nello stesso tempo il controcanto al governo, alla maggioranza che ti ha eletto e al movimento di cui sei espressione».