28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Politica

Domani il voto sul federalismo demaniale

Giovedì il provvedimento in Cdm. La Lega a «caccia» dell'opposizione. Bossi: «Preoccupato sì, ma si può fare»

ROMA - Ultime battute in Parlamento sul federalismo demaniale, prima tranche dei decreti di attuazione della delega sul federalismo, su cui domani è atteso il parere della speciale commissione parlamentare bicamerale, per poi tornare giovedì in Consiglio dei Ministri per il varo definitivo da parte del Governo. Da due giorni Umberto Bossi è a Roma, con il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, segue di persona il lavoro parlamentare con l'obbiettivo di ottenere un via libera al parere anche dall'opposizione, primo passo per un coinvolgimento nel successivo e determinante decreto sul federalismo fiscale.

Bossi, al termine della riunione della commissione a San Macuto, ha lasciato la porta aperta o ogni esito. «Sono preoccupato. Stiamo cercando di portare avanti il federalismo, ma c'è molta preoccupazione». Ed il problema non sono soldi e copertura economica. «Quelli ci sono, con il federalismo si risparmia», dice il ministro-segretario della Lega. La preoccupazione, dunque, è politica: «ma sul federalismo demaniale - assicura- la possibilità di un voto bipartisan c'e'». E Calderoli si dichiara «soddisfatto» per «un clima costruttivo da parte di tutti».

L'ultima mediazione con Pd e opposizioni è in mano al ministro: si lavora a limare qua e la i diversi aspetti del federalismo demaniale, in modo da realizzare la maggioranza politica la più larga possibile sul parere da trasmettere al governo. Da stasera, in commissione, iniziano le dichiarazioni di voto dei gruppi. Ma sarà una conferenza stampa indetta domani mattina alle 11,30 in Senato - a poche ore dal voto finale a San Macuto- a sciogliere la riserva che il Pd ancora mantiene prima di annunciare come voterà.