Sorpresa Santoro, addio alla Rai
Decisa la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente ma continuerà la collaborazione
ROMA - Michele Santoro non sarà più un dipendente Rai, azienda della quale resterà comunque collaboratore. Oggi il Cda di viale Mazzini ha approvato infatti - con 7 voti a favore e 2 astenuti - su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo quadro con Santoro per la «risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente», si legge in una nota dell'ufficio stampa della Rai.
LA NOTA - «L'accordo consensuale, che deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione - fa sapere ancora la Rai - di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni». La Rai continuerà quindi ad «avvalersi della collaborazione di Michele Santoro» che, in questo modo, avrà «la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale».
LE RAGIONI SOLO DOPO LA FIRMA - Finchè l'accordo non sarà firmato Michele Santoro non ne spiegherà le ragioni. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di di lasciare l'azienda come dipendente e di rimanere soltanto per sperimentare nuovi programmi. Lo ha fatto sapere lo stesso giornalista.
LE REAZIONI - Bruno Vespa lancia una stoccata al collega: «Si conferma che per Michele essere perseguitato si è rivelato un ottimo investimento». Poi aggiunge: «Sono molto contento che lui resti da noi, perché è un giornalista che conosce molto bene la televisione - aggiunge il conduttore di 'Porta a porta' -. Ero convinto e l'avevo detto da tempo che sarebbe stata trovata una soluzione con le docufiction. Per me è quindi tutto scontato». Maurizio Costanzo si chiara «contento se lui è contento. So che da tempo voleva occuparsi di docufiction».