28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Coppie italiane sempre più confuse

Il 5% dei separati «finge» per motivi economici

I dati dell'AMI: in 6mila tornano insieme, e molti sono «separati in casa» per soldi o per vergogna sociale

ROMA - Coppie italiane sempre più 'confuse': aumentano i divorzi e le separazioni, ma ogni anno 6mila separati ritornano a vivere insieme e lo 0,1% dei divorziati si risposa con lo stesso partner.

Separazione simulata - Non solo: il 5% dei separati ha scelto la strada di una «separazione simulata», per conseguire vantaggi di carattere fiscale o economico, mentre un quinto del totale dei coniugi italiani vive da «separati in casa», soprattutto per motivi economici: in pratica, vivono sotto lo stesso tetto ma con letti separati, organizzano vacanze separate, hanno spesso nuovi partner e concorrono alle spese comuni tra cui anche quelle del mutuo della casa coniugale. Su tutto pesa anche il fatto che la condizioni di separati e divorziati, specie al Centro-Sud, è vissuta come un fallimento personale ed una vergogna sociale.

I dati sono quelli dell'Ami, l'associazione matrimonialisti italiani: ogni anno in Italia si registrano 160mila nuovi separati e 100mila divorziati: un andamento costante nell'ultimo decennio. Il numero dei matrimoni è diminuito quasi della metà negli ultimi 30 anni, passando dai 400mila degli anni '70 ai 240.000 del 2009. Dei 160mila nuovi separati bisogna considerare che circa 8.000 persone, il 5% del totale, scelgono la «separazione simulata» per conseguire vantaggi di carattere fiscale. Ancora, 6mila separandi/separati ritornano a vivere insieme durante o dopo il processo di separazione.

Delle 146mila persone separate in via definitiva soltanto 100mila divorziano (il 69% dei separati sciolgono così il matrimonio). Il 31% dei separati non divorzierà per ragioni legate al disinteresse di ottenere lo stato libero o a motivi religiosi visto che vige una sorta di «scomunica» nei confronti dei divorziati da parte della chiesa cattolica che vede nel matrimonio un sacramento indissolubile. Anche tra i divorziati può subentrare la riconciliazione: si calcola che lo 0,1% dei divorziati ritorni a vivere insieme (circa 100 all'anno) e che circa un quinto di costoro decida addirittura di risposarsi con rito civile.