19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Politica

Montezemolo: vogliamo una politica che litighi meno

Il Presidente Fiat: «Serve capacità leadership. Decidere non solo sulla base dei sondaggi, ma su quello che è meglio per il futuro»

FIRENZE - «Vogliamo una politica che litighi meno, che sia più vicina ai veri problemi di questo paese». Luca Cordero di Montezemolo analizza così l'attuale momento politico in Italia. Per il presidente della Fiat, il compito principale di chi governa è di «dare a tutti le stesse chance per vincere, cosa che non è né di destra né di sinistra. Vogliamo una politica», ha aggiunto Montezemolo, «che si assuma la capacità di leadership e di decidere non solo sulla base dei sondaggi ma di quello che è meglio per il futuro».

Molti i bersagli di Montezemolo, intervistato dal conduttore di Matrix, Alessio Vinci, davanti all'Osservatorio Permanente dei Giovani Editori di Firenze: «sento parlare di abolizione delle province o di lotta agli sprechi solo in campagna elettorale». Contro l'immobilismo sociale, «è facile fare del populismo o della demagogia. Io non voglio dare voce all'antipolitica, ma dare la spinta ad una politica migliore», ha precisato Montezemolo.

«Certamente, avremmo bisogno di mettere un po' più al centro delle scelte i veri temi di questo Paese», come «la cultura del merito nell'università» e «la lotta alla burocrazia». Quanto all'università, il presidente della Fiat ha detto: «a me non sta bene che la nostra abbia i professori più anziani d'Europa, e che vi siano professori che continuano a fare gli irremovibili rettori». Rimettere «al centro il merito» vale anche per la Pubblica Amministrazione, «dove servono persone che abbiano la cultura del cittadino-cliente e non che rispondano solo a chi li ha messi in quel posto». La politica gestisce ancora tutto, ha concluso Montezemolo, e, contro l'attuale legge elettorale si è chiesto: «ma è mai possibile che io devo votare una lista, di cui non posso decidere, come fossi un notaio?«