4 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Politica & Riforme

Maroni: il Pd è un interlocutore indispensabile

Il Ministro leghista: «E' necessario parlare con tutti, prendendo spunti anche dalle proposte dell'opposizione»

MILANO - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ribadisce la sua convinzione secondo cui il metodo giusto per realizzare le riforme è quello del confronto con tutti, prendendo spunto anche dalle proposte dell'opposizione, allo scopo di evitare che le riforme stesse vengano poi bocciate dal referendum.

A margine di un incontro a Milano con don Virginio Colmegna sull'immigrazione all'università Bocconi, Maroni ha replicato a chi gli ha chiesto un commento sulle affermazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, secondo cui fare le riforme con i voti della maggioranza non è una vergogna, ed ha quindi affermato di preferire «il metodo del confronto. Il Pd è un interlocutore indispensabile. Bisogna evitare che si ripeta ciò che è successo quando abbiamo fatto le riforme che sono state bocciate dal referendum. Ma noi le riforme le vogliamo fare e dobbiamo parlare con tutti». Secondo Maroni, «adesso siamo nella fase delle schermaglie e se non ci riusciamo sarà solo colpa nostra».

Per il ministro vanno trovati i punti in comune delle varie proposte in cambio, «anche dell'opposizione. L'obiettivo è di fare come è stato fatto per l'Agenzia per i beni sequestrati alla mafia, che è stata votata all'unanimità sia dalla Camera, sia dal Senato».