19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Media & Informazione

Sul tavolo RAI il caso Ruffini

Giovedì torna «AnnoZero», Raiperunanotte non è all'ordine del giorno del CDA. Tutto sospeso infine sul fronte dell'inchiesta di Trani

ROMA - Annozero riparte giovedì, forse una puntata sul voto, ma sul nuovo capitolo Santoro, ovvero lo show Raiperunanotte trasmesso la scorsa settimana da Bologna su Current, Sky, emittenti locali e siti web, non dovrebbero esserci sostanziali novità. Del caso si potrebbe parlare domani nel Cda della Rai, ma solo se ne accennerà il Dg Mauro Masi nelle sue comunicazioni o i consiglieri di maggioranza. L'argomento non figura però all'ordine del giorno stilato dal Presidente Paolo Garimberti che vede invece in primo piano la soluzione del caso Ruffini, e un nuovo incarico per l'ex direttore di Raitre.

Per Ruffini si era pensato, dal momento della sua uscita sostituito da Antonio Di Bella, alla direzione di Rai digit. Ma l'incarico ai canali digitali non si è mai concretizzato, Ruffini ha fatto causa per il reintegro a Rai tre, Garimberti ha chiesto a Masi il rispetto degli impegni, il Dg ha garantito di farlo compatibilmente con la governance aziendale. Domani la questione dovrebbe chiudersi, per Masi l'incarico sarebbe pronto anche se a Viale Mazzini c'è anche chi non esclude un nuovo rinvio.

Non figura invece all'ordine del giorno Raiperunanotte e il nuovo caso Santoro. Sul tema Masi, venerdì scorso, aveva chiesto al Presidente un Cda straordinario, infastidito anche dalle affermazioni del conduttore date in un'intervista a Repubblica. Ma Garimberti ha frenato, riservandosi di valutare lui se e quando convocare una riunione straordinaria del Consiglio e cosa mettere, in generale, all'ordine del giorno. Domani invece il Cda si occuperà, oltre che di Ruffini, delle iniziative per i 150 anni dell'unità d'Italia, capitolo coordinato da Giovanni Minoli e dovrebbe chiudere la questione del nuovo incarico per Paolo Ruffini.

Tutto sospeso infine sul fronte dell'inchiesta di Trani e delle intercettazioni che coinvolgono Masi, che in una telefonata con il commissario Agcom Innocenzi avrebbe fatto riferimento proprio a Ruffini, «mandato via». L'azienda è in attesa delle carte chieste proprio alla Procura di Trani. Una decisione adottata a maggioranza nel Cda della scorsa settimana, e che potrebbe aprire, in un secondo momento, l'ipotesi di un audit interno anche se dovrebbe essere il Cda a guidarlo con il supporto della struttura Internal Audit e non il Dg come di solito accade. Linea che Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Staten avevano contestato, ribadendo la richiesta di dimissioni per Masi.