24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Inchiesta RAI-AGCOM

Napolitano: rispettare indagini e ispettori

Intervento del presidente della Repubblica dopo le dure polemiche tra il Csm e il ministro Alfano

ROMA - «Vanno in sostanza rispettate - in tutti i casi, compreso quello oggi all'attenzione dell'opinione pubblica - l'autonomia delle indagini e l'autonomia degli interventi ispettivi disposti dal Ministro della Giustizia nei limiti dei suoi poteri». E' quanto afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano in una dichiarazione resa anche nella qualità di Presidente del Csm.

LA «PRATICA» - Affrontando la vicenda dell'inchiesta di Trani e dell'invio degli ispettori da parte del ministero della Giustizia, in relazione anche al ruolo del Csm, Napolitano sottolinea: «Il Comitato di Presidenza del CSM ha deliberato martedì 16 di affidare alla VI Commissione la richiesta sottoscritta dalla gran parte dei membri del Consiglio per l'apertura di una «pratica» inerente l'ispezione disposta dal Ministro della Giustizia presso la Procura della Repubblica di Trani.
Tale richiesta non poteva discutersi, mancandone i presupposti, come apertura di una «pratica a tutela» qual è concepita nelle rigorose formulazioni di recente introdotte nel regolamento del CSM ; ed è stata perciò correttamente assegnata alla VI Commissione, competente per 'questioni di carattere generale connesse a rapporti istituzionali'».

«E come lo stesso Comitato di Presidenza ha chiarito, il CSM può solo richiamare gli orientamenti generali già indicati da ultimo con deliberazione del 24 luglio 2003 circa i rapporti fra segreto di indagine e poteri dell'Ispettorato. Tali indicazioni sono d'altronde ben chiare a chi svolge attività ispettiva per conto del Ministero della Giustizia e a chi dirige la Procura di Trani, che le ha infatti in questi giorni pubblicamente richiamate. Come recita lo stesso regolamento del CSM, quest'ultimo può prendere in esame 'le relazioni conclusive delle inchieste amministrative eseguite dall'Ispettorato generale presso il Ministero della Giustizia', e non pronunciarsi preventivamente sullo svolgimento di dette inchieste», rileva il capo dello Stato.

«Così come queste non possono interferire nell'attività di indagine di qualsiasi Procura, esistendo nell'ordinamento i rimedi opportuni nei confronti di eventuali violazioni compiute dai magistrati titolari dei procedimenti», conclude Napolitano.

MANCINO: «ISPEZIONE LEGITTIMA» - L'ispezione disposta dal ministro della Giustizia a Trani è legittima, ma non deve interferire nelle indagini in corso in quell'ufficio giudiziario. Lo precisa il vicepresidente del Csm Nicola Mancino all'indomani della dura presa di posizione del Guardasigilli Angelino Alfano contro la decisione dell'organo di autogoverno della magistratura di aprire una pratica per verificare proprio i 'confini' di quella ispezione.
«Con la decisione di affidare alla sesta Commissione consiliare competente sull'ordinamento giudiziario al pratica proposta da molti consiglieri in seguito all'inchiesta della Procura di Trani, il comitato di presidenza del Csm - sottolinea Mancino - non ha messo in discussione la legittima facoltà del ministro di inviare ispettori in quell'ufficio. Il comitato ha, però, anche precisato che nessuna ispezione può interferire nelle indagini giudiziarie».

GLI AVVOCATI - I legali del premier Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Filiberto Palumbo, sono nel frattempo arrivati a a Trani per incontrare i magistrati che coordinano l'indagine. Non è escluso che i difensori depositino una istanza ai pubblici ministeri.