26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il Fatto: «A Trani indagati Berlusconi e Minzolini»

Bersani: vicenda politicamente indecorosa

«Ma c'è disagio tra gli elettori del centrodestra, c'è aria di riscossa»

ROMA - «Lo si poteva capire anche senza intercettazioni che eravamo in una situazione grave». Pier Luigi Bersani, in un'intervista all'Unità commenta così le conversazioni intercettate tra il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi e il premier Silvio Berlusconi; e in un colloquio con La Stampa definisce la vicenda «indecorosa sul piano politico» mentre «per quanto riguarda i profili giudiziari aspettiamo e vediamo».

L'ARIA STA CAMBIANDO - Il segretario del Pd, all'Unità spiega che «c'è un problema nei rapporti tra politica e informazione» e rileva che «siamo al solito schema. Berlusconi individua il nemico, che siamo sempre noi della sinistra e poi chiede un giudizio di dio su se stesso: sì o no». Ma ora «ci sono spazi per incontrare il disagio dell'elettorato berlusconiano che non vive di propaganda: l'aria sta cambiando. Non pensino che non ci sarà una riscossa civile, un forte movimento di opinione che entrerà anche nel loro elettorato respingendo l'idea di una separazione tra governo e società».

ATTENZIONE AL LEGHISMO - E se il berlusconismo «è al tramonto», occorre fare attenzione affincè non si precipiti nel leghismo, con il quale «si può arrivare a toccare l'unità nazionale». Per questo, il segretario del Pd fa un appello a tutte le forze di opposizione a partire dalla manifestazione «festosa» di oggi a Piazza del Popolo: «Questo è il momento di accorciare le distanze con la destra. Chi dovesse venire meno a questo dovere, pagherebbe un prezzo enorme, non glielo perdonerebbero».