28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Test tricologico anti-droga

Test del capello «by La Russa», tutti negativi i Parlamentari

Ministro: «Inserirli nello Statuto del Pdl». Meloni: «Gli esami siano periodici»

ROMA - Novantasette parlamentari, tutti negativi. E' l'esito del test tricologico anti-droga che era stato promosso qualche mese fa dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. I risultati sono stati resi noti in una conferenza stampa alla Camera alla quale era presente anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni.

Un test pressoché identico a quello promosso da Carlo Giovanardi, ma con una differenza. In questo caso, infatti, deputati e senatori hanno firmato una liberatoria che consente la diffusione di esito e nome, mentre nel test del sottosegretario alla presidenza del Consiglio il parlamentare risultato positivo ha potuto beneficiare dell'anonimato. In realtà un risultato positivo c'è stato anche in questo caso: tuttavia, come ha spiegato il direttore del laboratorio analisi, non apparteneva a un onorevole ma era stato portato insieme ad altri campioni da uno dei giornalisti 'garanti' in modo da poter avere la controprova della correttezza dell'esame.

«Sono particolarmente soddisfatto dell'esito - ha detto la Russa - perché abbiamo bloccato una leggenda metropolitana. Un dato emerge in maniera chiara ed è che la Camera, rispetto alla media italiana, è un luogo in cui non prospera l'uso di sostanze stupefacenti». Il ministro ne ha approfittato anche per rilanciare una sua vecchia proposta, ossia di inserire nello Statuto del Pdl una norma che obblighi a sottoporsi a questo tipo di esame chi deve accedere a cariche importanti «Sarebbe - osserva - una norma non meno importante di quelle anti-corruzione di cui ci stiamo occupando in questi giorni».

Va anche oltre il ministro Meloni convinta che bisogna ritirare fuori dal cassetto quelle proposte di legge che prevedono che «i parlamentari vengano sottoposti periodicamente, e possibilmente senza preavviso, al test anti-droga». E questo, sottolinea, perché «chi siede in Parlamento ha più responsabilità degli altri».
Tutti i nomi di chi si è sottoposto al test sono pubblici. Tra di essi ci sono, oltre agli stessi ministri La Russa e Meloni anche Renato Brunetta, Michela Vittoria Brambilla e Mara Carfagna. Tra gli esponenti dell'opposizione Vannino Chiti del Pd e Pancho Pardi (Idv).