Berlusconi: contro Verdini giochi di potere anche interni
Il premier scuote il partito: «Così si rischia di incidere negativamente su risultato elezioni. Il ddl anticorruzione io l'ho voluto»
ROMA - Il coordinatore del Pdl Denis Verdini è vittima di «giochi di potere personali» per cercare di «indebolire chi si è speso e si spende giorno per giorno per costruire la struttura del Popolo della Libertà, lavoro storico e difficile, difendendolo con determinazione dagli attacchi esterni e, magari, interni». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in una nota in cui smentisce ancora una volta le frasi attribuitegli dalla stampa.
«Ancora una volta - afferma Berlusconi - leggo sui giornali ricostruzioni pittoresche, ai limiti della fantascienza, su mie presunte e mai pronunciate critiche nei confronti del Coordinatore del Pdl, Denis Verdini, e del coordinamento nazionale. Pur avendo in passato criticato il malvezzo dei giornali di attribuirmi virgolettati e pensieri mai espressi, credo che la responsabilità non sia più solo della stampa ma di chi la usa per giochi di potere personali, per cercare di indebolire chi, proprio come l'onorevole Verdini, si è speso e si spende giorno per giorno - sottolinea ancora - per costruire la struttura del Popolo della Libertà, lavoro storico e difficile, difendendolo con determinazione dagli attacchi esterni e, magari, interni. Per cercare di colpire un galantuomo come l'on. Verdini si rischia di incidere negativamente su un risultato elettorale che si annuncia in ogni caso come ampiamente positivo. Confermo quindi a Denis Verdini - conclude Berlusconi - la mia amicizia e la mia piena fiducia».
DDL CORRUZIONE - «Tutto il governo è stato concorde per rendere più articolato il disegno di legge contro la corruzione: la prossima settimana penso che sarà pronto. Sono stato io a volerlo», ha reso noto il premier, «io a proporlo e io poi, a seguito della discussione approfondita che si è svolta in Consiglio dei ministri, a ritenere che poteva essere migliorato». Sul disegno di legge sulle intercettazioni, il presidente del Consiglio ha detto che proseguirà con l'esame al Senato e poi «abbiamo la riforma della giustizia che è fondamentale».
PDL: NESSUN CAMBIAMENTO - Berlusconi a Palazzo Grazioli in mattinata aveva incontrato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, toccati dalle inchieste. «Non ci saranno cambiamenti ai vertici del partito, le notizie su cambi sono prive di fondamento. Non so da dove arrivino, ma è una disinformazione che i giornali fanno». Alla domanda se ci sia qualcosa nel partito che non lo soddisfi, Berlusconi ha risposto: «Non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi e che vanno cambiate. Si cerca sempre di migliorare, ma non c'è nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo».