24 aprile 2024
Aggiornato 13:30

Bonaiuti: su Rosarno la sinistra non parli di 'ndrangheta

«Bisogna continuare sulla strada dei blocchi agli sbarchi clandestini»

ROMA - «Ora attendiamo i risultati delle indagini della magistratura ma bisogna andare avanti nella politica che è stata fin qui adottata. Non dobbiamo dimenticare, e lo dico alla sinistra che ora tira fuori strumentalmente la storia dell'intervento della 'ndrangheta, che questo governo ha ottenuto i maggiori risultati nel contrasto alla mafia mai ottenuti prima: otto mafiosi arrestati al giorno, 7 miliardi di beni sequestrati. Bisogna continuare sulla strada dei blocchi agli sbarchi clandestini che tra il 2008 e il 2009 sono diminuiti del 90% e dei rimpatri che sono stati 40.000».

Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, parlando a Mattino 5 di quanto accaduto a Rosarno. L'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni, dice Bonaiuti, «e' stato chiarissimo. Da un lato c'è l'esigenza di allontanare i lavoratori clandestini; dall'altro c'è l'esigenza di dare condizioni di vita umane, decenti, tollerabili e civili alle persone che invece sono entrate regolarmente».

Il sottosegretario conferma che ci sarà una riunione con gli Enti locali, la task force che sta agendo a Rosarno, i sindacati e le associazioni di categoria «in maniera tale da poter uscire da questa situazione». Bonaiuti non ha dubbi, la soluzione «deve essere di lungo termine. Non è pensabile far lavorare persone pagandole quattro soldi e senza nessuna tutela. La legge Biagi - ricorda - prevede una sorta di bonus lavoro per le persone che non hanno un contratto preciso e devono essere messe in regola dai datori di lavoro. E' la legge che lo prevede, anche se a Rosarno nulla è stato fatto. Maroni ha ragione quando dice che forse per troppo tempo si è chiuso un occhio sulla situazione».