Maroni: a Reggio la sede dell'agenzia per i beni confiscati
Il titolare del Viminale: «in arrivo più uomini per attività di contrasto»
REGGIO CALABRIA - La sede dell'agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia sarà a Reggio Calabria. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa in Prefettura al termine del vertice con i responsabili delle forze dell'ordine e della magistratura dopo l'attentato di domenica davanti alla Procura generale.
«E' utile dar vita a un'agenzia nazionale», ha sottolineato il titolare del Viminale, perché il patrimonio sequestrato e confiscato alla criminalità organizzata «è ingentissimo»: circa 6-8 miliardi di euro nei 18 mesi del governo in carica (oltre 12mila tra beni immobili, mobili e aziende). L'agenzia, ha sottolineato Maroni, avrà competenze sulla gestione, sulla destinazione di questi beni e sulla eventuale loro vendita. La costituzione di un'agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati - ha proseguito Maroni - sarà uno dei dieci punto del piano straordinario per la lotta alla criminalità organizzata che il Viminale e il ministero della Giustizia presenteranno a breve al Consiglio dei ministri, con allegato un disegno di legge.
Contrasto alla 'ndrangheta - Maroni ha riassunto in quattro punti le decisioni assunte oggi a Reggio Calabria per rafforzare il contrasto alla 'ndrangheta. Gli altri tre punti, oltre alla nascente agenzia, sono: la rimodulazione delle misure di protezione ai magistrati e alle persone più esposte alla lotta alla 'ndrangheta, l'invio di 121 uomini per rinforzare l'attività investigativa nel capoluogo reggino e la creazione di una sezione a Milano della Commissione grandi opere per monitorare e verificare sul territorio i rischi di infiltrazione della 'ndrangheta nelle opere per l'Expo 2015.