18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Politica & Giustizia

Napolitano: i Magistrati non superino il senso del limite

E' evidente che i rapporti tra politica e giustizia abbiano bisogno di modifiche sia ordinarie che costituzionali

ROMA - Il principio di autonomia e indipendenza della magistratura «e' intangibile». Esso però comporta, «da parte del magistrato senso del limite - senza considerarsi investiti di missioni improprie - scrupolo di riservatezza, cautela nel valutare gli elementi indiziari, e sempre imparzialità non meno che rigore: comportamenti, tutti, che possono solo giovare al prestigio della magistratura». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso del discorso, in occasione dello scambio di auguri natalizi, alle alte magistrature dello stato.

I rapporti tra politica e giustizia comunque è evidente che abbiano bisogno di modifiche sia di leggi ordinarie sia di clausole costituzionali, sostiene il Capo dello Stato.

«E' questo d'altronde - dice - che si intende quando si parla di riforma della giustizia, oltre che far riferimento a interventi come quelli che il governo ha sottoposto al parlamento in materia di processo civile e di processo penale e che si auspica assumano - continua il Presidente della Repubblica - svolti più organici e di un più ampio respiro.

Per garantire un più lineare e corretto rapporto tra politica e giustizia - conclude Napolitano - rimangono naturalmente decisive le valutazioni e le scelte che il Parlamento è ormai chiamato a definire».