Alfano: successi della Gdf confermano la bontà dell'azione di Governo
2.500 beni sequestrati per un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro nei confronti di personaggi di primo piano
ROMA - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, esprime il proprio compiacimento alla Guardia di Finanza per le attività svolte nel corso del 2009. I dati relativi al rapporto annuale della Guardia di Finanza - si legge in un comunicato dell'ufficio stampa del Ministero - resi pubblici nella giornata di ieri, evidenziano gli straordinari risultati raggiunti, tra l'altro, sul fronte del contrasto economico alla criminalità organizzata.
Secondo i dati dalla Guardia di Finanza a consuntivo dell'attività istituzionale del 2009 che è proseguito il trend fortemente positivo dei sequestri antimafia che, quest'anno, hanno fatto segnare il migliore risultato mai raggiunto dal Corpo, con 2.500 beni sequestrati per un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro nei confronti di personaggi di primo piano dei clan mafiosi Lo Piccolo (230 milioni) di Palermo, della cosca Alvaro (200 milioni) e Libri - Zindato (30 milioni) di Reggio Calabria, del clan dei Casalesi (175 milioni) a Caserta, dei clan Mazzarella e Terracciano (60 milioni) di Napoli, del clan Parisi Stramaglia (220 milioni) di Bari, del clan Papalia - Barbaro (5 milioni) a Milano. Così come particolare rilievo viene dato dalla Guardia di Finanza alle confische di beni che hanno raggiunto la cifra di 761 milioni di patrimoni, ossia il picco più alto dell'ultimo decennio.
«Tali risultati sono il frutto della incessante attività di governo sul fronte dell'inasprimento delle misure di prevenzione antimafia, attuato fin dai primi mesi: la confisca post mortem, la confisca scissa dall'attuale pericolosità sociale del soggetto nei confronti del quale e proposta, legata soltanto alla intrinseca pericolosità del bene in quanto provento del reato, stanno consentendo alle forze dell'ordine di ottenere risultati mai raggiunti in passato. E' questo - afferma ancora il ministro Alfano - il segno tangibile ed inequivocabile dell'antimafia dei fatti portata avanti con rigore dal governo Berlusconi e di uno straordinario sforzo nel contrasto ad ogni forma di criminalità, che vede vicino - oggi più che mai - l'obiettivo della vittoria finale della squadra Stato contro la mafia».