Uranio impoverito, il Ministero della Difesa risarcirà soldato morto
Condanna del Tribunale di Roma. 1,4 milioni di euro ai familiari della vittima, era sardo
ROMA - Il Tribunale civile di Roma ha condannato il Ministero della Difesa al risarcimento con la cifra di 1,4 milioni di euro, per il danno non patrimoniale, i familiari di un militare deceduto alcuni anni fa per presunta contaminazione da uranio impoverito. Lo segnala il sito Vittimeuranio.com al quale si è rivolta, per avere assistenza, la figlia di un un ex sottufficiale dell'Esercito, della provincia di Cagliari, che ha prestato servizio presso il poligono di Teulada, in Sardegna. «Mio padre - ha detto la donna - ha sofferto per una mielodisplasia linfatica degenerata in seguito, nonostante lunghe cure, in leucemia mieloide acuta, causa tre mesi fa del suo decesso».
250 I MORTI E 1991 I FERITI - Secondo un bilancio del Goi, gruppo operativo interforze della sanità militare, in Italia, sarebbero 250 i morti e 1991 i malati per possibile contaminazione da uranio impoverito. La sentenza di Roma giunge a meno di un anno di distanza da un'altra condanna simile inflitta alla Difesa dal Tribunale civile di Firenze, il caso riguardava un reduce dalla Somalia risarcito con 545mila euro e deceduto un mese dopo.