4 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Cronaca. Calabria

Violenza sessuale a 14enne: arrestato 43enne a Reggio Calabria

Secondo le accuse l'uomo, aveva adescato la ragazzina, approfittando dei suoi disagi psicologici e familiari

REGGIO CALABRIA - Ha abusato sessualmente per mesi di una ragazzina di 14 anni, soggiogandola completamente, approfittando dei suoi disagi psicologici e familiari: con questa accusa è stato arrestato a Roccella Jonica dai carabinieri F.S., un 42enne del posto, separato e disoccupato, in esecuzione di un'ordinanza del gip Gianluca Sarandrea del tribunale di Locri.

COMPLETAMENTE SOGGIOGATA - L'indagine è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Roccella Jonica, e - spiegano i militari - contro l'arrestato sono stati raccolti «gravi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine al reato di violenza sessuale aggravata, continuata, nei confronti di una minore degli anni 14». Secondo le accuse l'uomo, aveva adescato la ragazzina, e approfittando dei suoi disagi psicologici e familiari - la ragazzina infatti era in cura nel consultorio familiare comunale - l'ha completamente soggiogata: dopo aver carpito la sua fiducia, l'ha invitata a casa sua, e qui per mesi ha abusato di lei sessualmente. Un copione che si è ripetuto per mesi, più volte alla settimana, spiegano gli investigatori.

DISOCCUPATO E SEPARATO - La vicenda è stata scoperta dagli stessi operatori del consultorio comunale familiare di Roccella Jonica, che a luglio di quest'anno, notano un comportamento eccessivamente riservato e introverso nella ragazzina e parte così la segnalazione all'autorità giudiziaria di Locri. Scavando meglio nella psiche della giovane, anche con l'aiuto di psicologi, comincia ad affiorare tutta la storia. E gli investigatori hanno poi «appurato» i fatti raccontati dalla 14enne, di come l'uomo, disoccupato e separato, era solito invitarla a casa e lì dedicarle attenzioni morbose, abusando della sua fragilità fino ad avere con lei rapporti sessuali completi.

L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere di Locri, mentre la ragazza ora si trova in un luogo protetto, dove, con il costante aiuto di personale specializzato, sta tentando di dimenticare.