Berlusconi: nessuna competizione con Fini
Il Cavaliere: «Spiace che i giornali riportino parole che non ho mai pronunciato o pensato». Nuovo affondo dell'Economist: si dimetta
ROMA - «Non c'è nessuna competizione con nessuno». Così il premier Silvio Berlusconi risponde, nella conferenza stampa in occasione del bilaterale Italia-Russia, ad una domanda sui suoi rapporti con Gianfranco Fini.
I giornalisti chiedono se ci sia competizione tra Berlusconi e Fini, e il premier risponde: «Non c'è nessuna competizione con nessuno, vorrei solo approfittare dell'occasione per dire che sono spiaciuto che i giornali continuino ad attribuirmi espressioni e parole che io non solo non mi sono mai sognato di dire ma che non ho neppure pensato».
L'ECONOMIST CHIEDE LE DIMISSIONI - «E' ora di dire addio» (Time to say addio): questo il titolo con cui l'Economist chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi, in un editoriale sul numero che sarà in edicola domani che contiene anche, fra le pagine dedicate all'Europa, un lungo articolo sui «guai» giudiziari e l'isolamento politico del presidente del Consiglio (intitolato «sotto attacco da tutti i fronti«).
«La ripresa di vari processi che coinvolgono lui o i suoi collaboratori, oltre a una serie di altre questioni economiche e legali, stanno distraendo Berlusconi e il suo governo dalle loro altre responsabilità - scrive il settimanale finanziario londinese - Il danno è visibile». «Sotto Berlusconi, l'Italia continua a spingere il suo peso sempre più basso nell'Unione Europea e nel mondo» secondo l'Economist, che rivendica sull'argomento una marcata coerenza editoriale.
D'ALEMA - Ironia di D'Alema su Berlusconi, che mercoledì aveva detto scherzando che vorrebbe andare a Panama. «È un bellissimo Paese - ha detto l'esponente del Pd ai giornalisti prima di intervenire alla IV conferenza nazionale Italia-America Latina e Caraibi che ieri aveva accolto il premier -. Speriamo si trattenga per una visita approfondita».