28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Indagato un uomo che ha proposto video ha precedenti per truffa

Fiore e Mussolini saranno sentiti dal pm

Potrebbero essere ascoltati come testimoni. Forza Nuova: «Miserabile sforzo di estorsione, il video non esiste»

ROMA - Ha alcuni precedenti per truffa l'uomo che ha mandato una mail a palazzo Chigi, ai primi di settembre, proponendo un video hard in cui erano ripresi «un deputato e un europarlamentare» in cambio di un milione di euro. Il soggetto, A.C., che dice di lavorare come produttore televisivo, secondo quanto ha spiegato agli investigatori della Digos, non conosceva chi gli offrì il filmato, presumibilmente girato con un telefonino.

Non sa a quando risale il video, e ha fatto la richiesta perché aveva «bisogno di soldi». Per il momento è accusato di tentata estorsione, ma non è escluso che se dal computer e dal cellulare, che gli sono stati sequestrati venerdì scorso dagli investigatori, saltassero fuori dati «interessanti», la sua posizione potrebbe peggiorare.

INDAGINI - L'indagine aperta dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti era stata avviata dopo la segnalazione di palazzo Chigi. Ma fino a quando il Giornale ha titolato in prima pagina sul «ricatto hard» che tentava di colpire a destra gettando «fango su Alessandra Mussolini» per gli inquirenti era molto complicato trovare il bandolo della matassa. Ma, accertato che si stava speculando in modo netto, si è dato il via libera alla perquisizione nell'abitazione di A.C. Il magistrato, intanto, che ha ricevuto stamane l'avvocato Stefano Fiore, fratello di Roberto, potrebbe sentire a breve il leader di Forza nuova e la stessa Mussolini, specie se emergessero fatti che fanno pensare ad una «operazione più vasta».

Allo stato, comunque - si spiega a piazzale Clodio - bisogna ritenere che il video non esista. Agli agenti A.C. ha detto di non conoscere, o saper riconoscere, chi gli ha proposto il filmato. Il procuratore Saviotti quasi certamente lo sottoporrà a nuovo interrogatorio, nei prossimi giorni. Indicativo per il magistrato anche il lavoro degli uomini della polizia postale che hanno avuto la delega di analizzare il pc e il cellulare dell'indagato.

FORZA NUOVA: IL VIDEO NON ESISTE - «Il signor A.C., indagato per aver scritto una lettera a Palazzo Chigi indirizzata al Presidente del Consiglio è in realtà un esponente del cosiddetto «Partito degli artisti», braccio destro di Fabrizio Corona nel tentativo non riuscito di cercare di candidarsi con più liste alle scorse elezioni europee. Si tratta di un miserabile sforzo di estorsione a Berlusconi per vendergli un video che non esiste».

Lo afferma in una nota la portavoce dell'ufficio stampa di Forza Nuova, Anna Lami, in merito alle ultime notizie emerse a proposito dell'«inesistente» video che ritrarrebbe Alessandra Mussolini e Roberto Fiore in momenti privati.

«Dopo queste novità - prosegue Lami - ci pare evidente come la bufala sia ancor più bufala: un falso scoop legato a personaggi oscuri vicini al mondo dello spettacolo a cui sono seguiti strani comunicati. Riprendiamo la giusta accusa fatta da Indymedia nei confronti del Giornale, un quotidiano che sulla base di fonti anonime senza alcun reale riscontro ha cercato di costruire una montatura da cui emergono truffatori da quattro soldi. La spregiudicatezza del signor Feltri sarà evidenziata nel processo per danni che Fiore intenterà nei suoi confronti».