9 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Politica. Partito Democratico

Bersani e i suoi irritati da Rutelli: «Ma la gente è con noi»

Fioroni: «Attenzione. Bene i primi sondaggi per il neosegretario»

ROMA - L'irritazione verso Francesco Rutelli è palese nel Pd, l'annuncio quotidiano di defezioni dal partito non piace affatto a Pier Luigi Bersani e ai dirigenti più vicini al segretario, sebbene i sondaggi per il momento rassicurino il neo-leader del Pd.

I rutelliani lasciano il Pd un po' per volta, uno o due al giorno, una cadenza non casuale secondo gli uomini del segretario, studiata per ottenere il massimo effetto mediatico, per dare la sensazione di un Pd che giorno dopo giorno perde pezzi a favore dell'Alleanza per l'Italia, così si chiama il neonato movimento di Rutelli. Ma le ultime rilevazioni, a cominciare da quella di Nando Pagnoncelli presentata a Ballarò, danno il Pd al 30,2%, una percentuale assolutamente incoraggiante per il neo-segretario.

L'ex leader della Margherita ha oggi presentato il nome e il simbolo - provvisorio, quello definitivo verrà votato 'on line' - del suo movimento. E alcuni parlamentari rutelliani, già da tempo dati per partenti, hanno ufficializzato solo oggi il loro addio al Pd: è il caso di Linda Lanzillotta, Donato Mosella e di Claudio Gustavino. Altri, però dovrebbero seguire nelle prossime ore, Dorina Bianchi, ad esempio, ancora non annuncia la sua uscita dal Pd, ma rinnova il proprio interesse per il movimento di Rutelli. Lo stesso ex sindaco di Roma dice ai giornalisti: «Pochi di voi, lo scorso 28 ottobre, quando presentammo il manifesto per il buongoverno e il cambiamento (il documento che traccia il profilo programmatico e identitario del nuovo movimento, ndr) pensavano che dopo così poco tempo saremmo arrivati a questo punto. Vi invito ad aspettarvi in tempi brevi una ulteriore crescita».

Al Pd non apprezzano né le modalità del distacco dei rutelliani, né i giudizi tranchant che l'ex leader Dl e i suoi dispensano ogni giorno. Rutelli ha parlato oggi di un «Pd che va a sinistra», la Lanzillotta ha definito «un fallimento» il progetto democratico. Parole che hanno provocato la dura reazione di Rosy Bindi, presidente del partito: «Noi non sottovalutiamo l'iniziativa di Rutelli ma la prendiamo per quello che è: una nuova operazione di posizionamento personale, preparata da tempo e gestita con grande scorrettezza verso gli elettori e gli iscritti del Pd».