9 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Sono ciclisti, motociclisti e pedoni i più a rischio sulle strade italiane

Incidenti stradali, più a rischio 2 ruote-pedoni, specie in città

Secondo i dati Ania spesso vittime della disattenzione delle auto

ROMA - Sono ciclisti, motociclisti e pedoni i più a rischio sulle strade italiane. Nel 2007 il 50% dei morti sulla strada appartiene infatti a queste categorie: 1.540 motociclisti, 352 ciclisti e 627 pedoni, spesso vittime della disattenzione e dell`imprudenza degli automobilisti. Molti gli incidenti nelle aree urbane, che hanno un livello di rischio stradale sensibilmente superiore rispetto a quello di Parigi, Londra, Stoccolma o Madrid e sono, in assoluto, le più pericolose d'Europa. Nello stesso anno sulle strade delle nostre città si è verificato il 76,6% degli incidenti complessivi (176.897 sinistri), con 238.712 feriti e 2.269 morti.

Sono alcuni dei dati analizzati nel corso del convegno «Sicurezza Stradale: utenze deboli, soluzioni forti» organizzato dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e Confindustria Ancma, in occasione di Eicma 2009 «67mo Salone del Ciclo e del Motociclo». Le statistiche indicano i motociclisti al vertice della classifica della mortalità fra gli utenti «deboli» della strada.

In Italia, dove circolano più di 8 milioni di motoveicoli, gli incidenti in cui sono stati coinvolti mezzi a due ruote sono 91.812 e rappresentano il 21% dell`incidentalità stradale complessiva. Nel 2007, secondo le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, si sono registrati 1.540 morti tra i centauri, che corrispondono al 30% delle vittime complessive sulle strade del nostro Paese. Secondo il Maids, il più aggiornato studio internazionale sull`incidentalità delle due ruote a motore, la maggior parte dei motociclisti viene investita dagli altri utenti della strada.

Un altro dato allarmante è legato all`incidentalità dei ciclisti. Nonostante infatti in Italia la media di spostamenti in bici non sia elevata e sia inferiore alla media europea, nel 2007 352 ciclisti hanno perso la vita in incidenti stradali, mentre altri 14.535 sono rimasti feriti (Fonte Istat - Elaborazione 'Il Centauro' Asaps). Secondo l`Istituto Superiore di Sanità quasi il 7% degli arrivi al pronto soccorso per incidente stradale riguarda proprio questa categoria di utenti della strada: il maggior numero di incidenti (67%) si verifica nel periodo compreso tra maggio e settembre e, in oltre l`80% dei casi, è stato causato da un`auto.

I pedoni, dopo i motociclisti, sono la categoria più a rischio tra le utenze deboli della strada: nel 2007 ne sono morti 627 e rimasti feriti 20.525. Non è un caso che il 12,2% dei morti e il 6,3% dei feriti per incidente stradale sia costituito proprio da questa categoria di persone, spesso vittime di comportamenti scorretti da parte degli automobilisti. I dati dimostrano che, all`interno delle 14 più grandi aree urbane del nostro Paese, oltre il 24% dei decessi per incidente stradale riguarda i pedoni. Inoltre, dato ancora più grave, un incidente mortale su tre avviene sulle strisce pedonali.

Quello delle utenze deboli è un problema serio - dichiara Umberto Guidoni, Segretario generale della fondazione Ania - e che denota il grado di inciviltà che riscontriamo sulle strade italiane. Rispettare chi sulla strada non è protetto da un abitacolo o sta attraversando sulle strisce pedonali da il senso dell`educazione dei conducenti e del livello di cultura stradale di un Paese».