19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Società e Religione

Bagnasco: «L'uomo è centro e fine di ogni attività dello Stato»

Il Messaggio del Presidente della Cei agli Incontri di Norcia di Magna Carta presieduta da Gaetano Quagliariello

ROMA - Il Presidente della Cei Angelo Bagnasco, invita a «ritrovare negli spazi della razionalità il cuore teoretico e propulsore dell`antropologia, essendo l`uomo il centro e il fine di ogni attività, della società e dello Stato».

Il monito è contenuto nel messaggio che il Cardinale Bagnasco ha inviato al Presidente della Fondazione Magna Carta Gaetano Quaglieriello, in occasione dell'apertura a Norcia degli incontri della Fondazione che domani ospiteranno l'intervento del Cardinale Camillo Ruini.

«Desidero esprimere il mio cordiale apprezzamento per l`Incontro di studio che la Fondazione Magna Carta ha promosso a Norcia. Esso continua la felice intuizione di affrontare e approfondire temi di grande attualità e importanza culturale e sociale. Oltre ad essere un valore in se stesso, in quanto occasione per un confronto serio, sereno e costruttivo, l`iniziativa si offre come un contributo culturale per la riflessione comune e risulta stimolo prezioso nel dibattito pubblico», scrive il Presidente della Cei a Quagliariello.

Il tema scelto come tema dell`Incontro - la sfida antropologica - sottolinea Bagnasco- riveste un`urgenza e una centralità uniche, essendo evidente quanto il volto dell`umano, cioè lo specifico della persona in quanto tale, sembra essere sempre più sfumato e vago. E` urgente, pertanto, ritrovare negli spazi della razionalità il cuore teoretico e propulsore dell`antropologia, essendo l`uomo il centro e il fine di ogni attività, della società e dello Stato. Essendo egli sempre più di se stesso in qualunque sua manifestazione, e avendone universale e costante esperienza, l`uomo si trova per costituzione aperto e chiamato alla Trascendenza. La ragione lo porta sulla soglia della finitezza ontologica di cui è parte, e da quella soglia avverte la vertigine dell`Infinito che percepisce non solo come il suo Destino, ma anche come il suo Principio».