20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Si studia piano B

New York, a Ground Zero in forse 2 grattacieli

Assunti 14 consulenti per non fermare il cantiere

NEW YORK - Dopo otto anni di lavori il cantiere di Ground Zero potrebbe essere completamente rivisto. L'agenzia di Port Authority che gestisce l'area dove sorgerà il nuovo World Trade Center sta infatti considerando il cosiddetto «piano B», una strategia per riuscire a completare il cantiere anche nel caso non si trovasse una via d'uscita alla battaglia legale con il costruttore Larry Silverstein. La città di New York ha così commissionato a 14 consulenti il compito di trovare delle nuove linee guida che potrebbero portare anche alla cancellazione dal progetto di due dei grattacieli in costruzione.

A riportare la notizia è il quotidiano Daily News che parla anche della possibilità che l'intero progetto venga rivisto a otto anni di distanza dall'attacco alle Torri Gemelle. Il nodo del contendere è l'hub ferroviario che dovrebbe sorgere alla base dei grattacieli e che è stato più volte rivisto per gli elevatissimi costi di costruzione.

La fermata potrebbe addirittura essere completamente spostata costringendo a rivedere la disposizione anche degli altri palazzi. A rischio ci sono in particolare le torri 2 e 3 che potrebbero essere cancellate se il cantiere di Silverstein venisse fermato. I consulenti dovranno lavorare proprio a cercare di evitare il peggio. «Stiamo rivedendo le cose per far proseguire il progetto di Silverstein», ha commentato il direttore dell'esecutivo dell'agenzia Chris Ward.

Sulla nuova commissione però già infuriano le polemiche per lo stato di confusione che vige attorno al cantiere a cui ora si aggiungono altri 20 milioni di dollari di spese pubbliche, l'equivalente della parcella dei nuovi consulenti.