Menia: «Su alveo Oliva radioattività 6 volte limiti»
Domani il robot della Mare Oceano preleverà i campioni
CATANZARO - - Inquinamento radioattivo «da tre a sei volte i limiti» ad Aiello Calabro, sulla foce del fiume Oliva. Lo ha sottolineato il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, durante l'informativa del governo alla Camera sulla «nave dei veleni».
INDAGINI - Infatti, se per quanto riguarda il relitto di Cetraro, la nave «Mare Oceano» domani farà scendere un robot per prelevare campioni e verificare la presenza di sostanze radioattive, sulla terraferma ad Aiello Calabro, alla foce del fiume Oliva i tecnici hanno già rilevato siti con valori radioattivo anche «da tre a sei volte superiori alla norma». Sono ora in corso «approfondite indagini sia in mare che sulla terraferma» per accertare il danno ambientale e verificare, dopo il ritrovamento del relitto a largo di Cetraro, in Calabria, le dichiarazioni del pentito della 'Ndrangheta, Francesco Fonti, sulla presenza di navi affondate con fusti di sostanze tossiche.
Il relitto individuato a Cetraro, a 283 metri profondità a 12 miglia dalla costa, si suppone infatti sia il Kunsky, mercantile utilizzato dalla 'ndrangheta per il trasporto dei rifiuti radioattive e affondata dalle cosche nel 1992, secondo le dichiarazioni del pentito Fonti. Ora, dopo il «grave allarme» suscitato dalle dichiarazioni del pentito, «per verificare e comprendere le implicazioni reali sull'ambiente sono state richieste indagini approfondite sia sulla terraferma sia in mare», ha spiegato Menia.