3 ottobre 2025
Aggiornato 04:00
La bocciatura della legge sull'omofobia: «un passo indietro»

Onu attacca Italia su Omofobia, immigrazione e informazione

Dure critiche dall'Alto commissario ai Diritti umani Navi Pillay

BRUXELLES - L'Alto commissario Onu ai Diritti umani, signora Navi Pillay, ha duramente criticato l'Italia, oggi a Bruxelles, su tre diversi fronti: l'omofobia, le minacce alla libertà d'informazione e l'aggravante di reato per gli immigrati clandestini, contenuta nel pacchetto sicurezza.

OMOFOBIA - Pillay, che ha parlato durante una conferenza stampa per l'apertura, nella capitale belga, del nuovo Ufficio Onu per i diritti umani nell'Unione europea, ha giudicato la bocciatura alla Camera della legge italiana anti omofobia come «un passo indietro», aggiungendo che per gli omosessuali «è necessaria una piena protezione».

«In alcuni paesi - ha osservato - l'omosessualità è addirittura criminalizzata, ma non possiamo ignorare - ha detto - che in altri le minoranze omosessuali sono soggette non solo a violenze, ma anche a discriminazioni in vari aspetti della loro vita».

IMMIGRAZIONE - Sempre guardando all'Italia Pillay ha osservato poi che l'aggravate di reato per i clandestini «è una discriminazione», delle persone non di nazionalità italiana o dell'Ue. «Per gli immigrati irregolari - ha sottolineato - non ci può essere una sospensione dei diritti umani. Per punire lo stesso reato, dovrebbero esserci le stesse regole per chiunque».

L'Alto commissario Onu ha ricordato che il suo Ufficio aveva già sollevato il problema con l'Italia durante la discussione della bozza del pacchetto sicurezza, e ha avvertito: «Continueremo a fare lo stesso anche ora». In particolare, ha aggiunto, della questione si parlerà durante i contatti con la presidenza di turno svedese dell'Ue.

Al cronista che chiedeva se questo significhi che l'Alto commissario chiederà ora all'Italia la modifica delle disposizioni di legge sull'aggravante di clandestinità, Pillay ha risposto: «Possiamo farlo».

Sulla questione dei respingimenti dei clandestini in mare, invece, Pillay non ha voluto puntare il dito specificamente sull'Italia. «Ci sono altri paesi con problemi simili, che non riguardano solo le frontiere marittime, ma anche quelle terrestri», ha osservato.

INFORMAZIONE - Sulla libertà di stampa, infine, l'Alto commissario ha dichiarato: «Stiamo sorvegliano ('watching', ndr) la situazione in Italia, come in ogni altro paese in cui la libertà d'informazione è minacciata», ha detto Pillay.