23 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Ricercato in tutta Europa da 30 anni

Arrestato ad Aosta il «più grande truffatore del mondo»

Ha imbrogliato banche e ministri di mezza Europa. Alla vista dei poliziotti si è sentito male è ed stato portato al Pronto soccorso

AOSTA - Ricercato in tutta Europa da 30 anni, ormai uomo anziano, C.C., 71 anni, originario di Genova, è stato arrestato, nella notte tra mercoledì 7 e giovedì dagli agenti della squadra mobile della Questura di Aosta, diretti da Alessandro Carmeli, sulla base di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Firenze.

L'uomo, condannato complessivamente a diciotto anni di carcere per reati come truffa, falso, bancarotta fraudolenta ed altro da Tribunali inglesi ed italiani è stato definito dal quotidiano inglese Sunday Telegraph, come «il più grande truffatore del mondo». Nella sua attività, iniziata alla fine degli anni Settanta, è riuscito ad incassare circa trecento miliardi di lire,(circa 150 milioni di euro attuali) imbrogliando importatori e banche di tutto il mondo. A Londra, dove, nel 1994, era stato condannato a dieci anni di carcere, aveva falsificato documenti e timbri doganali con i quali vendeva merce inesistente: un imprenditore arabo, ad esempio, gli aveva pagato quattro miliardi di lire per una fornitura fantasma di zucchero ma nel suo curriculum ci sono truffe nei confronti di banchieri,industriali e funzionari di Governo in Francia, Regno Unito, Ungheria e Taiwan ai quali proponeva acquisti di tondini di ferro, caffè, semi di girasole e zucchero di canna.

Il truffatore abitava in una lussuosa villa a Genova Nervi: appassionato di calcio, era riuscito a comprarsi il Livorno Calcio e successivamente la squadra del Rapallo. Dopo essere sfuggito all'arresto, negli anni Novanta aveva spostato la sua residenza a Nizza, in Francia, dove è stato però scovato dalla Polizia francese nel 2003 ed estradato in Italia nel 2004. Il ricercato, che ha scontato fino ad ora quattro anni e cinque mesi di carcere è stato sorpreso dagli agenti in un albergo di Aosta. Alla vista dei poliziotti si è sentito male è ed stato portato al Pronto soccorso da dove è stato poi trasferito in carcere.