26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Per la Maggioranza è una «Sentenza politica»

La Consulta toglie l'immunità al Premier

I Giudici della Corte Costituzionale: «Siamo sereni». Soddisfatta l'opposizione di Pd e Idv

ROMA - «Una sentenza politica», è il coro che si leva dalla maggioranza dopo che l'attesissima decisione della Corte Costituzionale sul cosiddetto Lodo Alfano è piombata ieri verso le 18. Mentre dall'opposizione - in un clima di scontro sempre più violento - si critica il presidente del Consiglio e le sue dichiarazioni «irresponsabili», come dice il leader del Pd Franceschini.

La Sentenza - Il provvedimento sulla immunità delle quattro più alte cariche istituzionali è stato dichiarato illegittimo perché viola due norme della Costituzione: l'articolo 3, che stabilisce l'uguaglianza di tutti i cittadini (anche di fronte alla legge); e l'articolo 138 sulle procedure di revisione della Carta. Dunque, ha sentenziato la Consulta con una decisione presa a maggioranza (9 sì e 6 no), sarebbe servita una legge costituzionale per legittimare lo 'scudo processuale' per i presidenti della Repubblica, delle Camere e del Consiglio.

Ed è una decisione che ha diviso, ma alla quale i giudici rivendicano di essere arrivati «serenamente».

Il presidente del Consiglio, in reazione, è un fiume in piena: attacca la sinistra, la stampa, i programmi tv e la satira. Attacca ovviamente la Consulta che ha emesso una sentenza «politica» perché è fatta «in maggioranza da giudici rossi». E affonda il colpo direttamente verso il Colle più alto: il Quirinale.
Uscendo da Palazzo Grazioli, Berlusconi ha detto «Vado avanti. Dobbiamo governare per cinque anni con o senza il Lodo».

Ora il premier si trova esposto a quattro procedimenti: potrebbero riprendere i processi Mediaset-diritti tv e caso Mills; mentre un terzo procedimento, Mediatrade, potrebbe approdare in aula se il premier dovesse essere rinviato a giudizio nei prossimi mesi. Un altro procedimento pende, invece, a Roma: riguarda l'inchiesta su una presunta compravendita di senatori all'epoca del governo Prodi.

Franceschini: «Ristabilito un principio violato» - Mentre la maggioranza compatta si è schierata con il presidente del Consiglio criticando in termini asprissimi la Consulta, l'opposizione del Pd si è detta «allibita» per gli attacchi al capo dello Stato e ha proclamato tutta la sua soddisfazione per una sentenza che, ha detto Franceschini, «ristabilisce un principio violato», quello della «uguaglianza dei cittadini davanti alla legge».