3 ottobre 2025
Aggiornato 07:00
Politica. La questione meridionale

Napolitano: «Divario Sud-Nord resta drammatico e stagnante»

«Per il Presidente è necessario attingere all'esperienza di tanti studiosi della questione meridionale e soprattutto di Giustino Fortunato»

POTENZA - L'arretratezza del Sud rispetto al Nord resta «drammatica» e «stagnante». In un lungo discorso a Rionero in Vulture il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affronta tutti gli aspetti della questione meridionale e, se osserva che per lo sviluppo del Mezzogiorno «si sono ottenuti risultati non trascurabili», tuttavia conclude che «i termini dell'antico divario» col Nord «pur oscillando nel tempo, conoscendo a più riprese alti e bassi e in parte mutando di natura, risultano tuttora drammatici e tendenzialmente stagnanti».

Esperienza di tanti studiosi - Per Napolitano è necessario attingere all'esperienza di tanti studiosi della questione meridionale e soprattutto di Giustino Fortunato, ma «senza superficiali nostalgismi, senza tentazioni impossibili di ritorno indietro». Insomma, si devono trovare idee e strade nuove «guardando alla valorizzazione del Mezzogiorno nell'interesse di tutto il paese». E' questo che in tre giorni nel Mezzogiorno Napolitano è andato ripetendo incontrando amministratori meridionali e società civile.

Con sviluppo sud cresce l'economia italiana - Il presidente riprende le parole dello studioso Giuseppe Galasso per dire che «oggi più che mai la questione meridionale è una questione italiana» e affrontarla è «il maggiore dei nostri doveri». D'altro canto non si può non osservare che «nell'opinione pubblica settentrionale si è diffusa un'illusione di sviluppo autosufficiente, destinato a dispiegarsi pienamente una volta liberatosi dal peso frenante del Mezzogiorno». Invece Napolitano è convinto che lo sviluppo del Sud sia una condizione imprescindibile per una rinnovata crescita dell'economia italiana».