Ispesl: in Italia 4mila morti l'anno per l'amiano
Killer silenzioso, colpisce 40 anni dall'esposizione. Morti in crescita, il picco è previsto nel 2015-2018
ROMA - Sarebbero 4mila all'anno i morti in Italia a causa di una esposizione all'amianto. A denunciarlo i ricercatori dell'Ispesl, l'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, durante la prima giornata della Conferenza Mondiale sull`Amianto. Un dato, sottolineano, che è destinato a crescere: tra il 2015-2018 è previsto un picco di vittime. L'amianto è un killer silenzioso che si manifesta dopo più di 40 anni dall`inizio dell`esposizione.
Il picco nel 2015-2018 - «Vogliamo sensibilizzare l`opinione pubblica - ha sottolineato il commissario straordinario dell`Ispesl Antonio Moccaldi in apertura dei lavori - Attualmente i morti per amianto sono circa 4.000 l`anno solo in Italia, ma le vittime aumenteranno in maniera esponenziale. Il picco massimo di vittime si registrerà nel 2015 -2018. L`età media della diagnosi è intorno ai 68 anni».
Bonifica e prevenzione - Uno degli obiettivi principali della conferenza è quello di bandire l`amianto a livello internazionale per non creare discrepanze tra i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo. Il nostro obiettivo è sollecitare interventi di bonifica e di prevenzione per la sicurezza e la salute dei lavoratori e degli ambienti di vita in quanto sono presenti in Italia più di 27mila siti contaminati da amianto».